Riserva naturale degli Altun Shan

Riserva naturale degli Altun Shan
Altun Shan National Nature Reserve
In rosso i confini della riserva
Tipo di areaRiserva naturale
Class. internaz.Categoria IV
StatoCina (bandiera) Cina
ProvinciaXinjiang
PrefetturaPrefettura autonoma mongola di Bayin'gholin
ConteaContea di Ruoqiang
Superficie a terra15.125 km²
Provvedimenti istitutivi1983
GestoreMinistry of Environmental Protection of the People's Republic of China
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Cina
Riserva naturale degli Altun Shan
Riserva naturale degli Altun Shan

La riserva naturale degli Altun Shan (cinese semplificato: 阿尔金山; cinese tradizionale: 阿爾金山; pinyin: Ā'ěr jīnshān; letteralmente «montagne dorate») è una vasta regione arida situata nella parte sud-orientale della Regione Autonoma dello Xinjiang, al confine tra i margini settentrionali dell'altopiano del Tibet e quelli meridionali del bacino del Tarim, nel nord-ovest della Cina. Si estende attorno al bacino di Kumkol, un bacino endoreico (senza sbocco al mare) nel settore occidentale della catena degli Altyn-Tagh (o «Altun Shan»)[1]. Talvolta la riserva viene anche indicata come «riserva naturale dei monti Arjin» o «degli Aerjinshan»[2]. La riserva ricopre la porzione neridionale delle contee di Qiemo e di Ruoqiang, nella Prefettura autonoma mongola di Bayin'gholin.

Geografia

La riserva degli Altun Shan è un'area a forma di triangolo allungato situata al margine meridionale del deserto del Taklamakan, appena a sud del bacino del Tarim. Occupa la regione a forma di «V» che si estende tra le pendici meridionali della catena degli Altun Shan a nord e quelle settentrionali della catena del Kunlun a sud. La parte orientale della riserva è costituita dal bacino di Komkul, un arido altopiano situato a 4500 m di altitudine. La riserva si estende per circa 800 km da ovest ad est e per 200 km da nord a sud. Entro i suoi confini non vi sono insediamenti umani o strade permanenti.

Nel bacino di Kumkol si trovano tre grandi laghi, l'Ayakum, l'Aqqikkal e il Jingyu, tutti quanti salati. Il più settentrionale, l'Ayakum, giace a 3805 m di quota ed ha una superficie di 520 km². Raggiunge i 22,2 m di profondità. A ovest dell'Ayakum si trova l'Aqqikkal, a 4182 m di quota, del diametro di 25,6 km. Il Jingyu è il più meridionale dei tre[3].

Clima

A causa dell'altitudine elevata (oltre 4500 m sul livello del mare), della distanza dal mare di migliaia di chilometri e dell'ombra pluviometrica provocata dall'Himalaya e da altre catene montuose, la riserva è caratterizzata da un clima desertico freddo (BWk nella classificazione dei climi di Köppen). Questo clima è caratterizzato da estati calde e secche e da inverni molto freddi e parimenti secchi. Nelle zone più elevate della riserva si trova un clima polare (ET nella classificazione di Köppen), con estati più fresche ed inverni ancora più freddi e secchi.

Ecoregione

La maggior parte della riserva ricade nell'ecoregione del deserto alpino dell'altopiano del Tibet settentrionale e dei monti Kunlun, un'area caratterizzata da estrema aridità, forti venti ed inverni molto rigidi[4]. La regione nord-orientale della riserva, attorno al lago Ayakum, invece, ricade nell'ecoregione del semi-deserto del bacino del Qaidam[5], caratterizzata da temperature medie massime di 13,6 °C in agosto e minime di -28,1 °C in gennaio. Le precipitazioni sono scarse e può non piovere per molti anni di seguito, ma non sono del tutto assenti le gelate[5].

Flora e fauna

La riserva fornisce un habitat distante da qualsiasi insediamento umano ad alcune delle più grandi mandrie di ungulati dell'Asia, costituite da yak selvatici (Bos mutus), specie vulnerabile (di cui nella riserva si stima ne vivano 10.000 esemplari), kiang (30.000 esemplari) e chiru (Pantholops hodgsonii; circa 75.000 esemplari)[6]. L'area costituisce anche una delle roccaforti del pika di Koslow, in pericolo di estinzione, e del relativamente comune pika del Ladakh[7]. Nella regione sopravvivono inoltre piccole popolazioni di cuon (cane selvatico asiatico)[8].

Accesso

L'accesso è limitato e per entrare nella riserva è necessario pagare una tariffa elevata. Il terreno è fragile e non vi sono strade permanenti.

Note

  1. ^ Mianping Zheng, An Introduction to Saline Lakes on the Qinghai—Tibet Plateau, Springer Science & Business Media, 1997, pp. 21-, ISBN 978-0-7923-4098-0.
  2. ^ (EN) A Er Jin Shan, su globalspecies.org. URL consultato il 1º ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2016).
  3. ^ Kum-kol Basin. The Encyclopædia Britannica: A Dictionary of Arts, Sciences, Literature and General Information, Encyclopædia Britannica Company, 1911, pp. 940-941.
  4. ^ North Tibetan Plateau-Kunlun Mountains alpine desert, su Ecoregions of the World, GlobalSpecies.org. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2016).
  5. ^ a b Qaidam Basin semi-desert, su Ecoregions of the World, GlobalSpecies.org. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2016).
  6. ^ China, su Nature's Strongholds, Nature's Strongholds Foundation. URL consultato il 3 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2015).
  7. ^ Aerjinshan Nature Reserve, su Protected Area Irreplacebility, S. Le Saout, M. Hoffmann, Y. Shi, A. Hughes, C. Bernard, T. M. Brooks, B. Bertzky, S. H. M. Butchart, S. N. Stuart, T. Badman e A. S. L. Rodrigues (2013) Protected areas and effective biodiversity conservation. Science 342: 803-805.. URL consultato il 4 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2016).
  8. ^ Records of the dhole (Cuon alpinus) in an arid region of the Altun Mountains in western China, su SpringerLink, Europearn Journal of Wildlife Research. URL consultato l'8 ottobre 2016.

Collegamenti esterni