Reitschwert tedesca, circa 1530, 108 cm (sinistra); Reitschwert di Alberto V di Baviera, manifattura milanese, circa 1540, 112 cm (centro); Reitschwert italiana "leggera", circa 1510, 107 cm (destra). - ill. in Boeheim 1890
la lama, diritta e pesante, atta a colpire sia di taglio che di punta, assommava caratteristiche dello stocco e della spadona, con un piccolo ricasso prossimo alla crociera;
l'impugnatura poteva essere ad una mano o ad una mano e mezza (impugnatura "bastarda");
la guardia era particolarmente elaborata, atta a proteggere il più possibile la mano dello schermidore, secondo l'uso delle spade da lato mediterranee: la crociera, a bracci diritti e massicci, era irrobustita da ponti ed anelli per proteggere il ricasso; spesso era presente una massiccia valva scudata, una sorta di mezza coccia ottenuta chiudendo con una valva di bronzo lo spazio compreso in un massiccio anello d'arresto simile a quello montato sugli spadoni a due mani da fante (Zweihänder).
La Reitschwert restò in uso per tutto il Seicento, utilizzata da corazzieri di ambo gli schieramenti durante la Guerra dei Trent'Anni. Venne soppiantata dalla squadrona (Pallasch in lingua tedesca), sorta di ibrido tra il costoliere e la sciabola propriamente detta, nel corso del XVIII secolo.
Bibliografia
Philip Abbott [et al.], Armi: storia, tecnologia, evoluzione dalla preistoria a oggi, Milano, Mondadori, 2007, ISBN978-88-370-5218-8.
(DE) Wendelin Boeheim, Handbuch der Waffenkunde. Das Waffenwesen in seiner historischen Entwicklung vom Beginn des Mittelalters bis zum Ende des 18 Jahrhunders, Leipzig, 1890.