Referendum consultivo in Venezuela del 2023
Il referendum consultivo venezuelano del 2023 è un referendum di carattere consultivo che si è svolto il 3 dicembre 2023.[1] Il referendum è stato approvato dall'Assemblea nazionale venezuelana, sotto la guida del presidente Nicolás Maduro, per conoscere il parere della popolazione venezuelana sulla questione della Guayana Esequiba,[2] un territorio rivendicato dal Venezuela ma attualmente governato e riconosciuto a livello internazionale come parte della Repubblica Cooperativa di Guyana. Quesiti referendariIl referendum era composto da cinque quesiti, approvati il 23 ottobre 2023 dal Consiglio Nazionale Elettorale e il successivo 1º novembre dalla Camera Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia del Venezuela.[3] I quesito(ES)
«¿Está usted de acuerdo en rechazar, por todos los medios, conforme a derecho, la línea impuesta fraudulentamente por el Laudo Arbitral de París de 1899, que pretende despojarnos de nuestra Guayana Esequiba?» (IT)
«È d'accordo nel rifiutare, con tutti i mezzi nel rispetto della legge, la linea imposta fraudolentemente dal Lodo Arbirale di Parigi del 1899, che mira a spogliarci della nostra Guayana Esequiba?» La domanda fa riferimento a un lodo, cioè una sentenza di arbitrato internazionale, emesso da un tribunale arbitrale istituito a Parigi il 3 ottobre del 1899. Questo tribunale è stato istituito da un accordo internazionale fra gli Stati Uniti, che attuavano in rappresentanza del Venezuela, e Regno Unito, che all'epoca governava l'attuale territorio guyanese come la colonia della Guyana britannica, per risolvere la crisi venezuelana del 1895.
II quesito(ES)
«¿Apoya usted el Acuerdo de Ginebra de 1966 como el único instrumento jurídico válido para alcanzar una solución práctica y satisfactoria para Venezuela y Guyana, en torno a la controversia sobre el territorio de la Guayana Esequiba?» (IT)
«Sostiene l'Accordo di Ginevra del 1966 come unico strumento giuridico valido per raggiungere una soluzione pratica e positiva per Venezuela e Guyana, alla disputa sul territorio della Guayana Esequiba?» L'Accordo di Ginevra del 1966 è un trattato in vigore fra Venezuela e Guyana nel quale si delineavano i passi per raggiungere la risoluzione della disputa territoriale.
III quesito(ES)
«¿Está usted de acuerdo con la posición histórica de Venezuela de no reconocer la jurisdicción de la Corte Internacional de Justicia para resolver la controversia territorial sobre la Guayana Esequiba?» (IT)
«È d'accordo con la posizione storica del Venezuela di non riconoscere la giurisdizione della Corte internazionale di giustizia per risolvere la disputa territoriale in Guayana Esequiba?»
IV quesito(ES)
«¿Está usted de acuerdo en oponerse, por todos los medios, conforme a derecho, a la pretensión de Guyana de disponer unilateralmente de un mar pendiente por delimitar, de manera ilegal y en violación del derecho internacional?» (IT)
«È d'accordo nell'opporsi, con tutti i mezzi nel rispetto della legge, alla pretesa della Guyana di disporre unilateralmente di un mare non ancora delimitato, illegalmente e in violazione del diritto internazionale?»
V quesito(ES)
«¿Está usted de acuerdo con la creación del estado Guayana Esequiba y que se desarrolle un plan acelerado para la atención integral a la población actual y futura de ese territorio, que incluya entre otros el otorgamiento de la ciudadanía y cédula de identidad venezolana, conforme al Acuerdo de Ginebra y el Derecho Internacional, incorporando en consecuencia dicho estado en el mapa del territorio venezolano?» (IT)
«È d'accordo con la creazione dello stato federato della Guayana Esequiba e con lo sviluppo di un piano accelerato per un'attenzione integrale alla popolazione attuale e futura di questo territorio, che includa, fra gli altri, il rilascio della cittadinanza e della carta d'identità venezuelana, conformemente all'Accordo di Ginevra e al Diritto Internazionale, incorporando di conseguenza tale stato sulla mappa del territorio venezuelano?»
ReazioniLa decisione di indire tale referendum ha generato ampia preoccupazione e critiche sul piano internazionale. Il governo guyanese ha condannato il referendum e i quesiti proposti, richiedendo l'intervento della Corte internazionale di giustizia contro il Venezuela.[4] Anche la Segretaria Generale del Commonwealth delle nazioni, Patricia Scotland, ha condannato il referendum e manifestato il sostegno dell'associazione all'integrità territoriale della Guyana[5], sostegno espresso anche dalla Comunità Caraibica che ha anche chiesto di "attenersi al diritto internazionale".[6] L'Organizzazione degli Stati Americani ha condannato il referendum, considerandolo "illegale secondo l'Accordo di Ginevra del 1966".[4] Note
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