ReatinellaLa Reatinella era una piccola campana della Torre del municipio dell'Aquila, così chiamata poiché nel 1418 venne trafugata dai reatini uomini de " La Foresta "guidati da Marco Salvato , come viene riportato dai registri presenti all'archivio vescovile di Rieti, per essere recuperata dagli aquilani 197 anni più tardi[1][2]. «Quando presemmo Riete et toliemmo Reatinella che ipsi la chiamavano in Riete l'Aquilella» «volime che vui ve date ad nostro Re Roberto, et al suo comando stete; Et la nostra campana ad L'Aquila rendete. Che la tolseste ad noi, più non la tenerete» Veniva utilizzata per assolvere a funzioni civili quali le adunanze dei consigli cittadini[5], segnare la cessazione della vendita del pesce[6], dell'apertura e chiusura del mercato, della apertura e chiusura delle porte, ecc.[7]. La campana seguì la sorte di numerose altre campane della città, venendo fusa nel Cinquecento dagli spagnoli al seguito di Don Pedro da Toledo per punire la rivolta della città e il metallo fu utilizzato per produrre i pezzi di artiglieria per il forte spagnolo. La Reatinella fu fatta cadere dalla torre il 6 febbraio 1545[2].
Note
Bibliografia
Voci correlate |