Ramiro Ortiz (Chieti, 1º luglio 1879 – Padova, 26 luglio 1947) è stato un filologo e linguista italiano.
Biografia
Figlio del patriota e professore Giusto Ortiz e fratello della bibliotecaria e traduttrice Maria Ortiz,[1] si laureò all'Università di Napoli nel 1902 con una tesi in filologia romanza.
Perfezionatosi all'Istituto di Studi Superiori di Firenze, ebbe come maestri Guido Mazzoni, Ernesto Giacomo Parodi e Pio Rajna.
Nel 1909 giunse in Romania per insegnarvi lingua e letteratura italiana su mandato del Ministero dell'Istruzione.
Il 17 dicembre 1913 Ortiz fu nominato titolare della cattedra di Lingua e Letteratura Italiana all'Università di Bucarest. Scoppiata la Grande Guerra, nel 1916 lasciò la Romania, dove tornò tre anni dopo.
Nel 1921 fondò a Bucarest la rivista Roma (uscita sino al 1933).
Fondò l'Istituto di Cultura Italiana nella capitale romena, inaugurato il 7 aprile 1924 e trasformato in istituzione dello Stato italiano il 2 aprile 1933.
Per i suoi meriti Ortiz fu accolto nell'Accademia Romena quale membro onorario.
Nel 1933 passò all'Università di Padova a succedere a Vincenzo Crescini sulla cattedra di Lingue e letterature neolatine. Il suo successore sulla cattedra di Bucarest fu Alexandru Marcu.
Morì a Padova il 26 luglio 1947.
Opere
- Per la storia della cultura italiana in Rumania, Bucarest, C. Sfetea, 1918.
- La Fronda delle penne d'oca nei giardini d'Astrea, Napoli, Federico & Ardia, 1921.
- La materia epica di ciclo classico nella lirica italiana delle origini, in «Giornale storico della letteratura italiana», LXXIX, 1922.
- Viaggio ai regni di Madonna Poesia, Foligno, Campitelli, 1923.
- Medioevo rumeno, Roma, Anonima romana editoriale, 1928.
- Varia romanica, Firenze, La Nuova Italia, 1932.
- Posseggo una villa, Padova, Giannotti e Witting, 1935.
- Lineamenti di una interpretazione critica della corrente italianista in Rumania, Padova, Giannotti e Witting, 1935.
- Le origini della lirica trobadorica, in tre volumi, Padova, G.U.F., 1937.
- Problemi di poesia popolare neolatina e balcanica, Padova, GUF, 1938.
- Letteratura romena, Roma, Signorelli, 1941.
- Banchetti tragici nelle letterature romanze, Genova, Romano editrice moderna, 1947.
- Francesco da Barberino e la letteratura didatticaneolatina, Roma, Signorelli, 1948.
Note
- ^ Maria Ortiz, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 14 marzo 2023.
Bibliografia
- Angelo Monteverdi, Ricordo di Ramiro Ortiz, in «Cultura neolatina», VIII, 1-2, 1948.
- Carlo Tagliavini, Ramiro Ortiz (1879-1947), in «Annuario dell'Università di Padova», Padova, 1949.
- Rosa del Conte, Profilo di Ramiro Ortiz, in «Cultura neolatina», XXVII, 1-2, 1967.
- Mircea Popescu, I Contributi danteschi di Ramiro Ortiz, in «L'Alighieri», IX, 1, gennaio-giugno 1968.
- Mircea Popescu, Ramiro Ortiz, in Letteratura italiana - I Critici, volume quarto, Milano, Marzorati, 1970.
- Alberto Limentani, Cento anni di filologia romanza a Padova, in «Medioevo romanzo», XII, 1, 1987.
- Carmen Burcea, Ramiro Ortiz, Bucarest, Ed. Nuova Alternativa, 2004.
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