Raimondo, secondo il Gesta Comitum Barchinonensium[1], era il figlio maschio primogenito del Conte di Cerdanya, di Conflent e di Berga, Goffredo II[2] e di Guisla o Wisla, di cui non si conoscono gli ascendenti (come prima moglie di Goffredo II compare in molti documenti, tra cui il n° CLIII della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus (Guifredus gratia Dei comes et uxor mea nomine Wisla comitissa)[3] ed il n° 43 del Diplomatari i escrits literaris de l'abat i bisbe Oliba (Wifredus gratia Dei comes et uxori meæ Wisla comitissa)[4]).
Goffredo II di Cerdanya, sia secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, che secondo lo storicocatalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, nel suo Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, era il figlio maschio secondogenito del Conte di Cerdanya, di Conflent e di Besalú, Oliba Cabreta[5] e di Ermengarda d'Empúries[6] (?-dopo il gennaio 995, data in cui compare citata in un documento[7]) di cui non si conoscono gli ascendenti, come conferma il Bofarull[8].
Biografia
Sua madre, Guisla morì nel 1020, poiché in quella data fece testamento, con relativa approvazione e donazione all'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, come viene riprodotto dai documenti CLXXXIII, CLXXXIV e CLXXXV della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[9].
Nel 1035, su padre, Goffredo II, redasse un testamento, dividendo i suoi domini tra i figli di primo e di secondo letto, si ritirò nell'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, e abdicò; nella Cerdanya e nel Conflent gli succedette Raimondo, figlio primogenito; il testamento di Goffredo II è riprodotto nello Spicilegium sive collectio veterum aliquot scriptorum, Volume 3[10]; anche il Gesta Comitum Barchinonensium conferma che nella Cerdanya e nel Conflent gli succedette il figlio Raimondo[2].
Ancora secondo il Chronicon breve monasterii Canigonensis, Goffredo II nel 1036, si fece monaco nell'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, da lui fondata, dove morì il 31 luglio 1050[11], dove fu tumulato[2].
Dal 1044, Raimondo I fu in conflitto con Raimondo Berengario I, conte di Barcellona, che lo attaccò e secondo il documento CCXXXV della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, del 1050 circa, si accordò col cugino, Ermengol III, Conte d'Urgell, per combattere il conte di Cerdagna, Raimondo I[12].
La guerra di Raimondo contro i conti di Barcellona e di Urgell, viene narrata anche dalla Cronica universal del principado de Cataluña, Volumen 7[13].
Raimondo, dopo aver preso moglie (Raimundus proles Guifredi gratia Dei comes Cerritaniense et uxor mea nomine Adala), vendette una proprietà, come da documento n° 3 del Diplomatari del Monestir de Sant Pere de la Portella[14].
L'8 febbraio del 1064, Raimondo e la moglie (Raimundus comes Cerritanie et Adala comitissa), secondo il documento n° 2 delle Relations politiques des comtes de Foix avec la Catalogne, riconobbero agli uomini del villaggio di Merengs la loro lealtà e fedeltà[15].
Ancora secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, Raimondo morì nel 1068 e gli succedette il figlio primogenito Guglielmo, come Guglielmo I Conte di Cerdanya[16][17].
La morte nel 1068 viene confermata dal Chronicon alterum Rivipullense (1068. Obiit Raymundus comes Cerritaniæ)[18]
Matrimonio e discendenza
Verso il 1040, Raimondo aveva sposato Adela, di cui non si conoscono gli ascendenti. Adela compare citata come moglie di Raimondo in alcuni documenti, tra cui il n° 3 del Diplomatari del Monestir de Sant Pere de la Portella (Raimundus proles Guifredi gratia Dei comes Cerritaniense et uxor mea nomine Adala)[14] ed il n° 2 delle Relations politiques des comtes de Foix avec la Catalogne (Raimundus comes Cerritanie et Adala comitissa)[15].
Raimondo da Adela ebbe due figli[19][20]: