La pellicola riscosse un successo internazionale: fu il primo film a essere proiettato in un teatro di serie A di Broadway con nove mesi di proiezioni continuate da aprile a dicembre; a Londra venne dato in prima davanti al re Giorgio V che si complimentò con gli interpreti, tanto da portare Guazzoni a insistere sulla strada del dramma storico.[1]
Trama
La storia è ambientata durante gli anni di governo dell'imperatore Nerone. Egli è un uomo ambizioso e ossessionato dal potere assoluto e per far ciò distrugge tutto ciò che gli si para davanti al suo scopo. Intanto, un suo soldato si innamora di una giovane schiava cristiana di nome Licia, ma il loro amore è proprio ostacolato dalla crudeltà dell'imperatore che odia a morte la Cristianità e per questo sguinzaglia i suoi ufficiali a incendiare Roma, dando poi la colpa a essi. Il crudele Nerone, inoltre, fa rapire la coppia e la spedisce in un'arena a combattere contro i leoni.
Produzione
Questo film è uno dei primi casi dove la produzione ha fatto uso di innumerevoli comparse,[2] di sfarzose scenografie e di set tridimensionali (e non solo più teli dipinti) che, per l'occasione, ricreavano l'antica Roma. Le riprese sono durate due mesi[3], per 2 250 metri di pellicola,[4] e due ore di proiezione che codificheranno i criteri per i superspettacoli a venire del decennio.
Distribuzione
Il film è stato distribuito nelle sale italiane a partire dal mese di marzo del 1913.[5][6][7][8]
Accoglienza
Critica
Da molti critici cinematografici italiani è considerato uno dei primi colossal della storia del cinema, se non addirittura il primo,[9] anche se il termine 'colossal' fu utilizzato dalla stampa italiana per la prima volta solo nel 1930, in occasione dell'uscita del film Gli angeli dell'inferno, di Howard Hughes.[10]