Qaysiti o anche Mudariti erano gruppi tribaliarabi, convenzionalmente indicati come "settentrionali", che affermavano una discendenza dal biblico ʿAdnān; contrapposti dunque ai Kalbiti, Yemeniti o Rabīʿa che dir si voglia, di origine convenzionalmente indicata come "meridionale" e che vantavano la loro discendenza dal biblico Qaḥtān.
Muḍar avrebbe avuto due figli, ʿAylān al-Nās e al-Yās. Quest'ultimo ebbe dalla moglie, Laylā bt. Ḥulwān, detta Khindif, i figli Mudrika, Ṭābikha e Qamaʿa, chiamati con la loro discendenza Banū Khindif. ʿAylān al-Nās invece sarebbe all'origine dei gruppi che i genealogisti arabi dettero ai Qays ʿAylān.
I Qaysiti in un primo momento si contrapposero (per atavica consuetudine di taglieggiamento dei commerci attuati dalle città) agli abitanti di Yathrib/Medina e di Mecca, che però nel primo terzo del VI secolo erano progressivamente diventati seguaci dell'Islam. Si convertirono tuttavia anch'essi dopo la disfatta subita nella battaglia di Hunayn. I Qaysiti si frazionarono poi in numerosi sottogruppi durante il califfatoomayyade.
Rivalità tra Qaysiti e Kalbiti
La contrapposizione fra Qaysiti e Kalbiti fiaccò tuttavia non poco l'intero "secolo omayyade" (661-750) ma sarebbe errato credere che l'antagonismo dipendesse da motivi puramente campanilistici, dal momento che derivava invece essenzialmente dalle diverse politiche espresse nel quadro del Califfatoomayyade di Siria (e persino di al-Andalus) e dal diverso favoritismo espresso dagli Omayyadi, per lo più smaccatamente favorevoli ai Kalbiti.