Pseudogorgia godeffroyi Kölliker, [1870], 1871 è un octocorallo dell'ordine Alcyonacea. È l'unica specie della famiglia Pseudogorgiidae e del genere Pseudogorgia.[1]
Descrizione
Questa specie è caratterizzata da un singolo polipo assiale molto lungo che si sviluppa in una colonia simile a una lama con polipi laterali corti incorporati nelle sue spesse pareti cenenchimali.[2]
Pseudogorgia godeffroy ha l'aspetto un cespuglio intricato formato da un insieme di strutture non ramificate e appiattite come una lama che si sviluppano per circa 10–15 cm al di sopra del substrato di base, ognuna delle quali costituisce un'intera colonia.[3]
Distribuzione e habitat
La specie è piuttosto rara. Infatti dopo il suo primo ritrovamento nell'Investigator Strait[4] nel 1870, non è stata più ritrovata per quasi 100 anni. Altri esemplari furono raccolti nel 1969, sempre nell'Investigator Strait nella sabbia a 35–40 m di profondità e nel 1971 in altre due località nei mari dell'Australia meridionale.[5]
Note
- ^ (EN) Pseudogorgia godeffroyi, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 16 aprile 2020.
- ^ Daly et al., Op. citata, pag. 149.
- ^ Giuseppe Mazza, Introduzione alla Biologia Marina – Phylum Cnidaria: gli Anthozoa Octocorallia (PDF), su scoiattolorampante.files.wordpress.com, p. 53-54.
- ^ Lo Stretto dell'Investigatore è un braccio di mare nel sud dell'Australia che separa la penisola di Yorke, sulla terraferma australiana, e l'Isola dei Canguri.
- ^ Utinomi & Harada, Op. citata, pag. 111-112.
Bibliografia
- (EN) Daly et al., The phylum Cnidaria: A review of phylogenetic patterns and diversity 300 years after Linnaeus (PDF), in Zootaxa, vol. 1668, Magnolia Press, 2000, p. 127–182. URL consultato il 19 marzo 2020.
- (EN) Huzio Utinomi, Eiji Harada, Rediscovery of an enigmatic octocoral, Pseudogorgia godeffroyi Kolliker,from Southern Australia and a discussion on its systematic position (PDF), in Publications of the Seto Marine Biological Laboratory, vol. 20, Kyoto University, 1973, p. 111-132. URL consultato il 19 marzo 2020.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Pseudogorgia godeffroyi, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 18 marzo 2020.