Questo sistema di marchi ha lo scopo, in tutti gli stati membri dell'Unione europea, di tutelare la reputazione dei prodotti agricoli europei; di proteggere le eccellenze agro-alimentari contro le imitazioni; di sostenere l'economia delle zone rurali; di tutelare il consumatore, informandolo sulle caratteristiche specifiche dei prodotti.
Tutti i prodotti agricoli e alimentari tutelati dal diritto europeo sono registrati su eAmbrosia, una banca dati ufficiale gestita dalla Direzione generale Agricoltura.[2]
Tutela il nome di alimenti e bevande provenienti da una regione specifica e prodotti secondo un particolare processo di produzione tradizionale. Le materie prime devono provenire dalla regione di origine, dove occorre che avvengano anche tutte le fasi di produzione. È dunque il regime di protezione più severo garantito dal diritto europeo.
A differenza degli alimenti e bevande tutelati dal marchio DOP, per gli IGP nella regione di origine deve aver luogo almeno una parte della fase di produzione, lavorazione o preparazione.
Tutela alimenti e bevande tradizionali le cui ricette e lavorazioni sono tipiche di uno specifico territorio da almeno 30 anni, ma che, a patto di rispettare il disciplinare di produzione, possono essere prodotti anche al di fuori della regione di origine.
La diffusione dei prodotti alimentari tipici
Nel 2019 lo Stato membro dell'Unione Europea che aveva registrato il maggior numero di prodotti alimentari tipici era l'Italia, con 299, seguita da Francia (249) e Spagna (146). In tutta l'Unione Europea i prodotti alimentari tipici erano 873.[3]
Nel 2011 è avvenuto il riconoscimento del primo prodotto extraeuropeo: l'aglio dello Jinxiang (金乡大蒜S, Jīn Xiāng Dà SuànP) IGP originario della Cina.
Nel giugno 2018 i prodotti riconosciuti dall'Unione europea erano complessivamente 1423, di cui 633 DOP, 736 IGP e 54 STG.