Pretcamide
La pretcamide è un'associazione di due farmaci, la cropropamide e la crotetamide, che presenta un'azione stimolante la respirazione,[1][2][3] grazie alla sua attività diretta sul centro del respiro. Il farmaco inoltre fa aumentare la pressione parziale dell'ossigeno nel sangue arterioso. Fin da quando, nel 1953, ne furono dimostrate le proprietà analettiche respiratorie, il farmaco cominciò ad essere ampiamente utilizzato in alcuni paesi europei, e in particolare in Francia, Germania e Italia.[4] FarmacocineticaDa studi condotti su animali da esperimento si è rilevato che la pretcamide dopo somministrazione orale presenta una bassa biodisponibilità (tra il 24% e il 32%) verosimilmente come risultato sia di uno scarso assorbimento nel tratto gastrointestinale, che di un importante effetto di primo passaggio.[5] Nei ratti l'emivita media è di circa 7 minuti per cropropamide e crotetamide, leggermente più lunga per la prima. TossicitàLa DL50 nel ratto è di 475 mg/kg per via endovenosa, 595 mg/kg per via intraperitoneale, 1 270 mg/kg per via sottocutanea e 2 850 mg/kg per os. Usi cliniciÈ usata come farmaco di sostegno nel trattamento di alcune malattie polmonari[6] e insufficienza respiratoria.[7][8][9] Effetti collaterali e indesideratiGli effetti collaterali registrati nell'uso della pretcamide sono: prurito, parestesie, starnuti, nausea, tosse. La comparsa di convulsioni è molto rara. Controindicazioni e precauzioni d'usoIl farmaco è controindicato in caso di gravi malattie cardiache, epilessia o convulsioni, ipertensione arteriosa grave, coronaropatie, ipertiroidismo e feocromocitoma. La pretcamide può indurre una reazione positiva ai test antidoping praticati agli sportivi. Dosi terapeuticheLa pretcamide si somministra per via orale, sotto forma di gocce o di perle, oppure per via endovenosa o intramuscolare. SovradosaggioL'eccessiva assunzione del farmaco può comportare: eccitazione, agitazione motoria, tremori, convulsioni, cefalea, parestesie, vomito, sbadigli, starnuti, dispnea, aumento della frequenza respiratoria. Il trattamento è sintomatico. Note
Voci correlate
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