Presa di Ormuz (1622)
La presa di Hormuz vide la conquista della città-stato di Hormuz da parte di una forza di spedizione combinata tra una piccola flotta della Compagnia britannica delle Indie orientali e un contingente di soldati dell'Impero Safavide, dopo un periodo di assedio di dieci settimane, per consentire una via di accesso per il commercio tra Impero Safavide e Compagnia delle Indie Orientali[1]. Prima della cattura di Hormuz, i portoghesi mantennero l'isola per mezzo del Forte di Nossa Senhora da Conceição per oltre un secolo, a partire dal 1507, quando il generale portoghese Afonso de Albuquerque fece edificare il forte dopo la conquista dell'isola; ottenendo così il pieno controllo del commercio tra continente europeo e l'India attraverso il Golfo persico[2]. Lo storico Stephen Neill ha affermato che "la cattura di Hormuz da parte della forza congiunta anglo-persiana comportò un totale mutamento nell'equilibrio di potere e nel commercio"[3] L'alleanza anglo-persianaLa parte inglese della forza congiunta era composta da cinque navi da guerra e da quattro pinacce della Compagnia britannica delle Indie orientali. I portoghesi erano entrati in conflitto con l'Impero Safavide, ed un contingente persiano stava già assediando il forte portoghese di Qeshm, quando chiese aiuto agli inglesi per assediare anche il forte di Hormuz. La richiesta di aiuto fu fatta per volontà dello scià safavide 'Abbas I il Grande, e fu così che il comandante persiano Imam-Quli Khan, figlio del generale Allahverdi Khan, negoziò l'alleanza con gli inglesi, promettendo loro concessioni per il commercio della seta. Venne così firmato un accordo di alleanza che prevedeva il rimpatrio dei prigionieri in base alla loro fede religiosa ed il pagamento, da parte dei Persiani, della metà dei prezzi per gli approvvigionamenti della flotta. Le operazioni bellicheLa flotta inglese giunse inizialmente a Qeshm, a circa 24 kilometri di distanza da Hormuz, per bombardare le posizioni portoghesi. Questi ultimi si arresero piuttosto velocemente, per cui le perdite inglesi furono scarse, ma compresero il celebre esploratore William Baffin. Note
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