Presa (edilizia)La presa (in inglese setting) è un processo durante il quale un conglomerato a base cementizia, come il calcestruzzo o le malte di cemento, a seguito di una serie di interazioni fisiche e chimiche tra cemento e acqua d'impasto (idratazione del cemento) perde la propria plasticità e lavorabilità e, nel giro di qualche ora, si irrigidisce. Alla fine della fase di presa il getto mantiene la sua forma (non è più modellabile) pur non avendo ancora raggiunto le proprietà meccaniche finali. A tale fase segue l'indurimento che si prolunga nel tempo crescendo asintoticamente, anche se questo fenomeno si considera concluso entro i primi 28 giorni poiché dopo tale periodo si è sviluppato oltre il 90% della resistenza meccanica complessiva. Tra presa e indurimento non esiste soluzione di continuità. Reazioni chimicheL'insieme dei fenomeni chimico-fisici che innescano la presa e l'indurimento, vengono indicati tecnicamente con il termine maturazione. Con la formazione dell'impasto i granuli di cemento si trovano ad essere circondati e separati uno dall'altro da un sottile velo d'acqua, con cui cominciano subito a reagire in superficie dando luogo ad uno strato di prodotti di idratazione. Questo strato continua ad aumentare di volume a spese sia dell'acqua sia dei granuli di cemento sino a riempire tutto lo spazio disponibile tra quanto è rimasto dei grani in via d'idratazione. L'insieme dei prodotti idrati, formati in gran parte di particelle estremamente piccole e fortemente imbibite d'acqua, costituisce una massa gelatinosa che con il proseguire delle reazioni e l'eliminazione di una parte dell'acqua subisce un progressivo processo di irrigidimento. Questo è dovuto principalmente alla morfologia dei prodotti idratati. Infatti, i cristalli alluminati idrati di calcio hanno la forma di lamine esagonali o cristalli cubici, pertanto poco idonei allo sviluppo della resistenza meccanica, che invece è facilitata dalla natura prevalentemente fibrosa dei cristalli di silicati idrati di calcio. Durata del processoLa presa è fortemente influenzata dal tipo di cemento utilizzato e dalla temperatura. Quest'ultima influenza la velocità del processo di idratazione del cemento; al crescere della temperatura diventa più rapido il processo di idratazione e di conseguenza si riducono anche i tempi di presa. La presa comunque non deve avere inizio prima di 45 minuti dal momento dell'impasto e deve avere termine prima di 12 ore. Il tempo di presa può essere ridotto o aumentato mediante aggiunta nell'impasto di idonei additivi. Getti estiviA temperature superiori ai 25 °C il processo di idratazione del cemento è tanto rapido da determinare una presa del calcestruzzo in tempi molto più ristretti rispetto al normale. Getti invernaliAl di sotto dei 5 °C si ha un marcato rallentamento dei tempi di presa a causa del rallentamento dell'idratazione del cemento. MisurazioniIl tempo di presa può essere misurato per mezzo di un dispositivo chiamato ago di Vicat. [1]. Sostanze che influenzano il fenomenoLa presenza di nitrati del calcestruzzo accelera i tempi di presa ed indurimento nella pasta cementizia. Leganti non cementiziSi parla di presa anche quando il materiale legante è il gesso (malte di gesso) o la calce (malte di calce). Note
Bibliografia
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