PowerBook 500
La famiglia PowerBook 500 (nome in codice Blackbird) è una serie di computer portatili prodotti da Apple e introdotti sul mercato il 16 maggio 1994 con il modello 540c. I computer di questo modello sono stati i primi a usare come dispositivo di puntamento integrato un touchpad invece del trackball usato fino a quel momento da tutti gli altri modelli di portatile. La famiglia fu anche la prima a fare uso del processore Motorola 68LC040 (in contemporanea con il Powerbook Duo 280) con la possibilità di conversione verso l'architettura PowerPC grazie a un modulo CPU removibile e configurabile, su acquisto, con una CPU PowerPC oppure 68040. Altre caratteristiche della famiglia erano monitor da 9.5" Dual Scan di tipo passivo (disponibili sia a colori che monocromatici), audio stereofonico a 16 bit con altoparlanti incorporati, modulo di espansione, supporto di PC Card, due alloggiamenti per batterie (con una batteria sleep/orologio da dieci minuti), tastiera di dimensioni normali comprensiva dei tasti funzione F1-F12, in grado di passare in stand-by quando collegato a un monitor esterno e con un coperchio di protezione dei contatti integrato nelle batterie. I computer inoltre erano dotati di un'interfaccia seriale per il collegamento a una stampante o a una rete tramite il protocollo proprietario LocalTalk. Come altro elemento di novità, era presente anche una porta AAUI per il collegamento verso reti su protocolli diversi da LocalTalk (tipicamente, reti di tipo ethernet). La famiglia PowerBook 500 uscì completamente di produzione con l'avvento dello sfortunato modello PowerBook 5300. Il vero successore della famiglia fu il modello PowerBook 190 che rimase l'unico basato solo sulla CPU 68LC040 come modello entry-level dei PowerBook. Secondo un sondaggio condotto da Insanely Great Macintosh nel novembre 2000, il modello 540c è stato considerato il secondo miglior modello di PowerBook mai prodotto[1]. StoriaI primi modelli immessi nel mercato il 16 maggio 1994 furono i PowerBook 540c e 540, caratterizzati da uno schermo LCD a matrice attiva (costoso per i criteri dell'epoca), subito seguiti dai modelli 520c e 520 che usavano un più economico schermo LCD a matrice passiva. Una delle caratteristiche più interessanti erano il supporto delle espansioni su PC Card (PCMCIA) e la possibilità di conversione della CPU verso l'architettura PowerPC. Infatti questi modelli vennero introdotti nella fase in cui i computer Apple stavano migrando dall'architettura basate sulle CPU 68x40 verso il nuovo chip PowerPC e questa possibilità di espansione, unita alle caratteristiche innovative del prodotto e alle errate previsioni sui tempi di introduzione di un modello di PowerBook completamente costruito sul PowerPC, causarono in breve tempo l'esaurimento delle scorte. Il modello 540 fu il primo a essere tolto dalla produzione, mentre venivano aggiunti potenziamenti di memoria (8MB aggiuntivi), di capacità di immagazzinamento dell'hard-disk (passato da 160MB a 240, 320 e 500MB), l'opzione di un modem integrato e l'upgrade del sistema operativo dal System 7.1.1. al System 7.5. Nel 1995 Apple concesse l'autorizzazione alla sua succursale giapponese per introdurre un modello potenziato, denominato PowerBook 550c, dotato di display più grande (10.4"), CPU con unità FPU (68040), disco rigido di maggior capacità e tastiera giapponese. Questo modello fu prodotto esclusivamente per il Giappone e non fu mai certificato per gli Stati Uniti. I ritardi nell'introduzione della nuova generazione di PowerBook basati interamente sul PowerPC (PowerBook 5300) causarono un incremento nelle richieste per l'aggiornamento della CPU e la società che produceva i moduli di conversione, la Newer Technology, iniziò a venderli direttamente prima ancora della stessa Apple, con frequenze di clock più elevate rispetto a quelle fornite da Apple (117 MHz contro i 100 nominali, 99 effettivi, dei moduli Apple). Newer Technology introdusse inoltre un modulo potenziato con clock a 167 MHz che rendeva i PowerBook 500 addirittura più efficienti rispetto al PowerBook 5300 basato su architettura PowerPC nativa, contribuendo all'insuccesso commerciale di tale modello. Quando Apple lanciò il modello PowerBook 1400, Newer mise sul mercato un ulteriore potenziamento con clock a 183 MHz e 128 KB di memoria cache L2 che mantenne i PowerBook 500 in cima alle prestazioni. Impatti industrialiI portatili PowerBook 500 furono i primi prodotti industriali a offrire di serie:
Inoltre furono i primi modelli PowerBook ad adottare:
Uscita in una fase in cui la maggior parte dei portatili erano dotati solo di monitor monocromatico, audio mono a 8 bit, batteria dal ciclo di vita ridotto e in alcuni casi di un alloggio esterno per la trackball, la serie 500 divenne il modello di riferimento per tutti i portatili attuali, incorporando tutta una serie di caratteristiche che fino ad allora erano prerogativa dei computer desktop: Ethernet integrata (tramite AAUI), porta SCSI (precursore della FireWire) e collegamenti ADB (simili all'USB).
ProduzioneFurono prodotte in tutto quasi 600000 unità della famiglia PowerBook 500, praticamente il doppio rispetto ai modelli della famiglia PowerBook 5300. Modelli
Monitor supportati
Espansioni di CPU
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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