Pietro PagniniPietro Pagnini (Firenze, 27 aprile 1875 – Firenze, 19 ottobre 1954) è stato uno storico della scienza italiano. BiografiaPietro Pagnini nacque a Firenze il 27 aprile del 1875. Iniziò i suoi studi presso l'Istituto Convitto Cavallero di via delle Terme, dove fu compagno di Guglielmo Marconi; in seguito si recò a Pisa dove frequentò l'università nella facoltà fisico-matematica. Terminati gli studi, tornò a Firenze e iniziò a lavorare nelle Officine Santarelli, collaborando nella costruzione di strumenti didattici e scientifici direttamente con il proprietario, l'ingegnere Giorgio Santarelli. Quando nel 1911 l'ingegnere cedette la sua attività alle Officine Galileo, Pagnini continuò a lavorare presso di loro, maturando però l'idea di dedicarsi completamente allo studio degli strumenti. Così lasciò dopo pochi anni la Galileo, non solo per approfondire ulteriormente le sue conoscenze sulla strumentaria, ma anche per occuparsi del commercio di apparecchi scientifici con le principali case produttrici tedesche, attività che svolse fino agli inizi della guerra mondiale. Nel 1918 la Società Elettrocarbonium di Narni lo assunse per il collaudo degli apparecchi elettrotecnici installati nei sommergibili della Marina italiana. Terminata la guerra, ritornò ai suoi studi e all'insegnamento di fisica e matematica a Firenze. Fu uomo di scienze, ma anche impegnato nella vita sociale e politica di quegli anni: militò nel Partito Popolare Italiano e si contrappose al fascismo: proprio per questo la sua vita fu complicata in quanto sempre controllata. Alla fine degli anni Venti, per volere dell'allora senatore Antonio Garbasso e dell'astronomo Giorgio Abetti, fu assistente, a partire dal volume ottavo, alla ristampa dell'Edizione nazionale delle Opere di Galileo, pubblicate da Barbera; curò l'edizione delle Opere uscite in 5 volumi per l'editore Salani nel 1935 e successivamente il primo volume delle Opere dei discepoli di Galileo dedicato all'Accademia del Cimento. A causa delle sue idee politiche poté insegnare solamente in istituti religiosi, come il Seminario della Badia Fiesolana e l'Istituto di Borgo Pinti, e proprio mentre stava esercitando la sua professione di docente, durante la Guerra di Etiopia, fu prelevato dalle forze dell'ordine, portato in questura e mandato al confino. Dopo la morte di Piero Ginori Conti, negli anni Quaranta, fu chiamato da Andrea Corsini a collaborare con l'Istituto e Museo di storia della scienza[1] per il restauro degli strumenti di elettricità danneggiati e per riesaminare ed eventualmente porre delle correzioni al catalogo degli strumenti già esistente, soprattutto per ampliare le notizie sulla strumentaria del XVII secolo, periodo storico che fu per Pagnini oggetto di studio. ArchivioUn fondo archivistico comprendente lettere del periodo compreso fra il 1929 e il 1945 e documenti che attestano la sua formazione professionale, ma soprattutto la sua competenza nell'ambito degli strumenti scientifici, è conservato presso la biblioteca del Museo Galileo[2]; tra i numerosi appunti e disegni vi sono anche quelli sull'astrolabio di Christoph Schissler. Opere a stampaGalileo Galilei, Le opere di Galileo Galilei., a cura di Pietro Pagnini, Firenze, G. Barbera, 1929-1939. Galileo Galilei, Opere, a cura di Pietro Pagnini, vol. 2-5, Firenze, A. Salani, 1935. Principali articoli pubblicati
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