Figlio di un generale dell'esercito, Fournier iniziò gli studi musicali con la madre che gli insegnò il pianoforte, ma colpito da poliomielite rimase impedito nell'uso dei pedali, così si rivolse ad un altro strumento: il violoncello.
La sua attività principale fu comunque quella concertistica: la sua prima esibizione avvenne come membro del quartetto d'archi Fauré (1925).
In seguito suonò nei centri europei di maggior prestigio e anche negli Stati Uniti, insieme con Szigeti, Primrose e Schnabel con i quali, nel 1947, aveva formato un quartetto cameristico. Viene ricordato per le sue registrazioni delle suite per violoncello solo di Bach, fonte d'ispirazione per molte interpretazioni successive.
Durante gli anni dal 1965 al 1967 forma un duo con il pianista Fernando Delfini.
Discografia parziale
Bach, Suites vlc. n. 1-6 - Fournier, Deutsche Grammophon
Bach, Suites vlc. n. 1-6 - Fournier, 1960/1961 Archiv Produktion
Beethoven, Opere compl. per vlc. e pf. - Fournier/Gulda, 1959 Deutsche Grammophon
Beethoven, Son. vlc. e pf. n. 1-5/Variaz. - Fournier/Kempff, Deutsche Grammophon
Brahms Schumann, The Three Trios/Trio in D Minor - Rubinstein/Szeryng/Fournier, RCA Red Seal - Grammy Award for Best Chamber Music Performance 1975
Schubert, The Piano Trios - Op. 99 In B-Flat/Op. 100 In E-Flat - Rubinstein/Szeryng/Fournier, 1975 RCA Red Seal - Grammy Award for Best Chamber Music Performance 1976
Fournier, Aristocrat of the cello - Baumgartner/Szell/Firkusny, Deutsche Grammophon
Fournier, Pierre Fournier, Violoncello - Lalo/Saint-Saëns/Bruch, Deutsche Grammophon
Bibliografia
(EN) Angela Hughes, Pierre Fournier: Cellist in a Landscape with Figures, Scholar Press, 1998. ISBN 1859284221
(IT) Angela Hughes, Pierre Fournier. Violoncellista in un paesaggio con figure, (a cura di Alberto Cantù), trad. it. Elisabetta Svaluto, Milano, Nuove Edizioni, 1999