Piede torto congenito
Il piede torto congenito (anche noto come piede equino) è una malformazione del piede presente alla nascita, caratterizzato da atteggiamento errato e persistente che impedisce un normale appoggio a terra e contraddistinto da un'eziologia complessa[1][2]. EziologiaLe cause non sono note, ma le ipotesi sono riconducibili a due teorie: una sostiene un difetto durante l'embriogenesi, l'altra una formazione normale con coinvolgimento dell'utero e della pressione da esso esercitata nel mancato corretto posizionamento del piede[1][2]. Può, in casi rari, essere associato alla displasia congenita dell'anca[3]. CaratteristicheDefinizioni caratteristiche[1]:
Tipologia
Piede equino-varo-supinatoÈ la deformazione più frequente tra quelle elencate e si presenta in un caso ogni mille nati vivi, nella metà dei quali casi bilateralmente[2]. Dal punto di vista anatomico, l'astragalo scivola in avanti e medialmente, mentre la faccia posteriore del calcagno è sollevata, in equinismo, dal tendine di Achille. Lo scafoide invece si medializza. In questo modo la deambulazione viene effettuata sulla faccia esterna del piede, in posizione supinata, dove si formano callosità dovute all'attrito determinato dall'astragalo e dal cuboide, che risulta sublussato medialmente. Inoltre la tibia è ruotata verso l'interno, portando a varismo dell'articolazione[2]. TrattamentoLa terapia dev'essere precoce, nelle prime settimane di vita, per una buona riuscita della stessa e si effettua con manipolazioni seguite dall'uso di apparecchio gessato. Dopo il terzo mese si procede con un intervento chirurgico per l'allungamento del tendine di Achille, associato in base alla necessità a capsulotomia e ad allungamento di altri tendini muscolari. Se effettuato in età avanzata, può rendersi necessaria l'osteotomia. Il metodo definito Ponseti (dal nome del suo ideatore, il medico ortopedico Ignacio Ponseti) attualmente è il gold standard assoluto per il trattamento del piede torto congenito[4]. Piede talo-valgo-pronatoÈ la condizione opposta alla precedente: astragalo e calcagno, e di conseguenza il piede, sono flessi dorsalmente, in posizione di talismo, mentre l'avampiede è pronato e il retropiede è valgo[2]. TrattamentoIl trattamento si basa sulla terapia fisica e sull'uso di apparecchi gessati, solitamente sufficienti per la correzione[2]. Metatarso varo o adottoIl metatarso varo viene considerato una forma incompleta di piede torto congenito in cui l'interessamento è limitato all'avampiede, che risulta varo[2]. TrattamentoPuò essere corretto con terapia fisica e apparecchi gessati oppure con intervento chirurgico di capsulotomia associata a sezione del muscolo adduttore dell'alluce[2]. Piede piatto-valgo o reflessoÈ una condizione molto rara e grave in cui si ha sostanzialmente un sovvertimento dell'arcata del piede con la verticalizzazione dell'astragalo e del calcagno, sì che la faccia concava del piede non è più quella plantare, ma quella dorsale. Note
Bibliografia
Voci correlate |