Picnic sul ciglio della strada
Picnic sul ciglio della strada (in russo Пикник на обочине - Pikník na abóčine) è un romanzo di fantascienza dei fratelli Arkadij e Boris Strugackij pubblicato nel 1972; al 1998 risultavano pubblicate 38 edizioni del romanzo in 20 lingue diverse.[2] Nel 1979 il regista sovietico Andrej Tarkovskij ne ha tratto il film Stalker, alla cui sceneggiatura hanno partecipato gli stessi autori. Il romanzo è apparso in Italia sulla collana Urania Mondadori con quest'ultimo titolo. Trama«Che fai, preghi?» gli chiedo. «E prega» gli dico «prega pure! Più entri nella Zona più ti avvicini al cielo» AntefattoTredici anni prima dell'inizio della vicenda, appaiono improvvisamente manufatti di chiara origine extraterrestre in sei punti del pianeta, disposti lungo una linea curva «come se qualcuno avesse sparato sulla Terra sei colpi di pistola da un qualche punto sulla traiettoria Terra-Deneb»: il punto teorico di partenza viene denominato "radiante Peelman". Tra queste "zone" vi sono il deserto del Gobi, Terranova e l'immaginaria cittadina industriale di Harmont, dove il romanzo è ambientato.[3] L'ipotesi più probabile è che esseri alieni abbiano visitato la terra per poi ripartire, abbandonando una quantità di residui tecnologici incomprensibili per i terrestri, e spesso così pericolosi che i luoghi visitati, le cosiddette "Zone", vengono recintate e sorvegliate. Solo veterani estremamente esperti chiamati "stalker"[4] osano entrare nella Zona a rischio della vita per portare all'esterno oggetti da rivendere a caro prezzo.[3] Gli stalker formano una vera e propria sottocultura con le proprie regole e un proprio codice d'onore influenzati dal pericolo mortale della Zona. 13 anni dopo la VisitaUno dei più abili stalker di Harmont è Redrich Schuhart detto "Roscio", 23 anni, dipendente dell'Istituto delle civiltà extraterrestri. In cambio di un sostanzioso compenso, Red accompagna occasionali visitatori nella Zona con l'obiettivo di recuperare i manufatti abbandonati dagli alieni. I pericoli sono elevatissimi: trappole mortali e imprevedibili accolgono chiunque cerchi di addentrarsi, tanto che Red cerca di percorrere sempre vie già esplorate, anche se non è una garanzia assoluta. Alterna le sue visite ufficiali nella Zona con quelle clandestine, durante le quali saccheggia i reperti alieni per rivenderli illegalmente, pratica questa diffusa tra gli abitanti del luogo.[3] Una notte accompagna nella Zona un suo amico, lo scienziato russo Kirill Panov, lungo una via già conosciuta, fino a una costruzione nota come "garage"; qui si impossessano di un manufatto chiamato "guscio" per studiarlo. Durante la sortita, lo scienziato rimane contaminato da una sostanza aliena. Alcune ore dopo il rientro dalla zona, Kirill viene trovato morto nella doccia per arresto cardiaco; Schuhart è sicuro che la morte dell'amico sia stata causata dalla contaminazione ed è afflitto per essere stato disattento durante l'escursione. La sera stessa scopre che la sua fidanzata Guta è incinta.[3] 18 anni dopo la VisitaTornato nella Zona per ragioni economiche dopo aver perduto il lavoro, Schuhart incappa in una sostanza aliena chiamata "gelatina di strega" che attacca le gambe dell'anziano stalker che lo accompagna, "Beccamorti" Burbridge. Schuhart medita di abbandonarlo perché potrebbe essere di intralcio se intercettato dalle forze dell'ordine al momento di tornare all'esterno, ma Burbridge lo supplica di portarlo in fretta in ospedale dove sopporterà un'amputazione degli arti inferiori. In cambio si dichiara disposto a rivelargli come impadronirsi della "sfera d'oro", mitico manufatto alieno che si dice possa esaudire qualsiasi desiderio di chi vi entra in contatto.[3] Schuhart acconsente ma viene poi aspramente redarguito da Dina, la figlia di Burbridge, arrabbiata perché l'ha portato in salvo. Si dimostra riluttante a vendere la "gelatina di strega" a un cliente per il dubbio che possa essere usata nella creazione di un'arma di distruzione di massa. Cade però in una trappola di Ernest, proprietario del ristorante Càmpero che lo consegna alla polizia. Schuhart riesce a fuggire e rivela per telefono al cliente dov'è nascosta la gelatina, chiedendogli di consegnare alla moglie Guta il compenso che gli spetta. I due hanno avuto una figlia mutante con il corpo completamente ricoperto da un sottile vello che i genitori chiamano affettuosamente "Scimmietta".[3] Dopo la telefonata, Schuhart si costituisce. 20 anni dopo la VisitaSchuhart è appena uscito di prigione dopo una condanna a due anni. Il suo vecchio amico Richard H. Noonan lavora sotto copertura per un'agenzia governativa che combatte il traffico illegale di reperti dalla Zona; convinto di avere quasi arrestato il flusso con la dispersione dei vecchi stalker, in realtà scopre tramite il suo superiore che il contrabbando è ancora intenso. A tirare le fila del nuovo commercio è il vecchio Burbridge, sopravvissuto all'amputazione delle gambe, che porta avanti i traffici illeciti sotto la copertura di pic-nic per turisti organizzati ai margini della Zona. Durante un lungo colloquio con Valentin Peelman, tra i maggiori esperti mondiali della Visita, Noonan si fa spiegare cosa pensa il premio Nobel sull'origine delle Zone.[3] 21 anni dopo la VisitaRed Schuhart ritorna nella Zona per cercare la sfera d'oro portando con sé Arthur Burbridge, il figlio di Beccamorti. Il vecchio stalker ha convinto Red e il figlio a recuperare il miracoloso oggetto alieno che potrebbe fargli riottenere le gambe amputate. Al termine di un lungo percorso tra insidie di ogni tipo, il giovane viene sacrificato da Red che lo usa come esca per liberarsi da una trappola che gli ostruiva la strada per la sfera d'oro. Quando Schuhart raggiunge il manufatto non è più capace di esprimere alcun desiderio, non chiede nulla per la figlia o per sé, interrogando invece la sfera circa i suoi veri desideri reconditi.[3] Personaggi
Il titolo e l'ambientazioneNella terza parte del romanzo un personaggio, il premio Nobel Valentin Peelman, avanza un'ipotesi sull'origine delle Zone, che spiega il titolo: (RU)
«– Пикник. Представьте себе: лес, проселок, лужайка. С проселка на лужайку съезжает машина, из машины выгружаются молодые люди, бутылки, корзины с провизией, девушки, транзисторы, фото– и киноаппараты… Разжигается костер, ставятся палатки, включается музыка. А утром они уезжают. Звери, птицы и насекомые, которые всю ночь с ужасом наблюдали происходящее, выползают из своих убежищ. И что же они видят? На траву понатекло автола, пролит бензин, разбросаны негодные свечи и масляные фильтры. Валяется ветошь, перегоревшие лампочки, кто-то обронил разводной ключ. От протекторов осталась грязь, налипшая на каком-то неведомом болоте… ну и, сами понимаете, следы костра, огрызки яблок, конфетные обертки, консервные банки, пустые бутылки, чей-то носовой платок, чей-то перочинный нож, старые, драные газеты, монетки, увядшие цветы с других полян… (IT)
«– Un pic-nic. Raffiguratevi una foresta, una strada di campagna, un prato. Una macchina esce dalla strada di campagna e si ferma nel prato, un gruppo di giovani scende dall’auto con bottiglie, cestini di cibo, radio a transistor e macchine fotografiche. Accendono dei falò, montano tende, ascoltano musica. Al mattino partono. Gli animali, gli uccelli, gli insetti che hanno vegliato terrorizzati per tutta la notte, escono lentamente dai loro nascondigli. E che cosa vedono? Benzina e olio sparsi per terra, vecchie candele e vecchi filtri disseminati tutt’intorno. Stracci, lampadine bruciate e una chiave inglese abbandonata. Fango, lasciato dai pneumatici, proveniente da chissà quale palude. E, naturalmente, la solita sporcizia: torsoli di mela, involucri di caramelle, resti bruciacchiati di falò, lattine, bottiglie, il fazzoletto di qualcuno, il temperino di qualcun altro, giornali strappati, monete, fiori appassiti… L'edizione Urania[7] accredita direttamente in quarta di copertina un'ambientazione canadese, ritenendo la presenza di due aree nella stessa nazione, tra cui l'isola di Terranova, come specificato nell'intervista nel prologo. C'è un unico passaggio dal quale si è voluto dedurre che l'immaginaria Harmont si trova in Canada; è la scena in cui il capitano Quarterblad ferma Schuhart all'uscita dalla Zona: (RU)
«И уже тут как тут две голубые каски у него за спиной, лапы на кобурах, глаз не видно, только челюсти под касками шевелятся. И где у них в Канаде таких набирают?» (IT)
«Proprio dietro a lui c’erano due caschi azzurri, con le mani sulle fondine. Sotto i caschi non si potevano vedere gli occhi, ma si distinguevano le mascelle che li muovevano. In quale parte del Canada avevano trovato quei tipi?[7]» In realtà poco prima Red si rivolgeva a altri caschi blu qualificandoli come svedesi, per cui non si può dedurre automaticamente l'ambientazione da questa unica indicazione.[9] In un'intervista dell'ottobre 2003,[10] a un fan di Mosca che gli domanda se Harmont si trovi negli Stati Uniti o in Inghilterra, Boris Strugackij risponde: «Secondo gli autori si trova probabilmente in Canada, o forse in Australia, comunque in un'ex colonia britannica[11].» Effetti dei manufatti alieni
Altri mediaDal romanzo il regista Andrej Tarkovskij ha tratto nel 1979 il film Stalker, alla cui sceneggiatura hanno partecipato gli stessi autori anche se l'intreccio del film ha pochissime relazioni con l'opera letteraria: a detta del regista le sole due parole in comune tra il romanzo e il film sono "Stalker" e "Zona". L'unico personaggio presente in entrambe le opere è il protagonista, Red.[12] Il romanzo psicologico viene trasformato, sullo schermo, in una storia metafisica.[12] Edizioni
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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