Piazza Martiri della libertà (Teramo)
La piazza dei Martiri della libertà, un tempo nota come piazza Vittorio Emanuele II, è una piazza della città di Teramo. «Teramo venne, dopo i borghi e i lumi della valle; entrativi a notte, quando già vi passeggiavano gli ufficiali del presidio e della tutela con tutta la gente, e dal bar della piazza, sotto il bel portico, s'intravedeva in un elisio di luce a girar manopole d'ebano il garzone a tutto vapore, d'attorno la cattedrale nichelata degli espressi…» StoriaSita nel cuore del centro storico, sull'asse viario principale formato dai corsi San Giorgio, De Michetti e Cerulli, insieme all'adiacente piazza Orsini è il vero centro della vita cittadina: oltre ad essere il punto nevralgico dello "struscio" serale, è sede, nel corso dell'anno, di numerose manifestazioni culturali, musicali e sportive. La piazza in passato era nota anche come piazza di Sopra o piazza dell'Olmo, dopo il 1860 fu intitolata a Vittorio Emanuele II, e dopo i restauri degli anni '60 del soprintendente Mario Moretti con la demolizione delle case porticate sulla seconda facciata del Duomo, e dell'arco di Monsignore, che collegava la torre campanaria al palazzo vescovile, fu intitolata ai Martiri della Libertà del Risorgimento. Negli anni '40 fu rifatto anche il palazzo dei portici al termine del corso San Giorgio, sede della Banca. Sul lato della cattedrale sorgeva anche il Ciborio dei Canonici, smontato negli anni '60, i 4 leoni oggi si trovano sullo scalone Monumentale di piazza Ercole Orsini. Negli anni '30 fu demolito anche una parte di isolato con cappella di San Rocco, per dare spazio al palazzo del Seminario diocesano Aprutino, sopra l'anfiteatro romano. MonumentiIn essa si affacciano edifici storici e monumentali quali:
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