Suo marito, Enrico I di Cipro morì nel gennaio del 1253, a soli 36 anni; secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, Enrico I morì il 18 gennaio e fu tumulato nella chiesa degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme di Nicosia[13]; la notizia della morte di Enrico I viene riportata anche dal Recueil des historiens des croisades. Historiens occidentaux. Tome second[14].
A Enrico I succedette proprio il figlio in fasce, Ugo[13], come Ugo II sotto la reggenza di Piacenza[3].
Secondo matrimonio
Secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, Piacenza l'anno dopo, nel 1254, si risposò, in seconde nozze, con Baliano d'Ibelin, figlio del signore d'Arsuf, Giovanni d'Ibelin[15] e di Alice di Kaifa. Il marito di Piacenza, Baliano, da poco, era stato fatto cavaliere dal re di Francia, Luigi IX il Santo[15], che si trovava in Palestina.
Reggenza
Piacenza governò l'isola, per conto di Ugo II, appoggiandosi ai veneziani e ai pisani, sinché, nel 1257, nacquero problemi coi genovesi di Cipro[3], ed anche con quelli di Gerusalemme.
Allora, ancora secondo il Recueil des historiens des croisades. Historiens occidentaux. Tome second, suo fratello, Boemondo VI, principe d'Antiochia e conte di Tripoli, condusse lei ed il figlio, Ugo II, a San Giovanni d'Acri e assistette la sorella nella reggenza del regno di Gerusalemme[16].
Piacenza, nel 1258, si separò dal suo secondo marito, Baliano, e fece ritorno a Tripoli, assieme a Ugo II ed in quell'occasione lasciò che l'ex suocero, Giovanni, signore di Arsuf, si occupasse della reggenza del regno di Gerusalemme[16].
Morte
Piacenza morì nel 1261[3][17], il 22 settembre, secondo il Recueil des historiens des croisades. Historiens occidentaux. Tome second[18]. Alla morte di Piacenza, nella reggenza del regno di Cipro per conto di Ugo II, subentrò il cugino primo di Ugo, anche lui di nome Ugo, che nel 1263, divenne reggente per conto di Ugo II anche per il regno di Gerusalemme[19], subentrando a sua madre, Isabella di Lusignano, sorella di Enrico I.
^Sandro Carocci, Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1993, pag. 374.