Patricia Watwood

Patricia Watwood (Saint Louis, 1971) è una pittrice statunitense che vive a Brooklyn.

Biografia

Patricia Watwood è nata nel 1971 nella città missuriana di Saint Louis. Suo padre è il dottor Kenneth R. Smith Jr., che fu il fondatore e il direttore della divisione di neurochirurgia all'ospedale universitario di Saint Louis. Watwood ottenne il suo Bachelor of Fine Arts in scenografia teatrale nell'università Trinity di San Antonio e il suo master di belle arti (Master of Fine Arts, MFA) in pittura all'accademia d'arte nuovaiorchese.[1] Studiò presso Jacob Collins e fu tra i fondatori del Water Street Atelier.[2] Tra i suoi altri insegnanti ci sono Ted Seth Jacobs, Vincent Desiderio, Martha Mayer Erlebacher, Randy Mellick e Steven Assael.[3]

Opere

Watwood è una figura importante nel movimento dell'arte classicista negli Stati Uniti d'America del ventunesimo secolo.[4][5] È una pittrice che adopera la pittura a olio e che privilegia i principi estetici e il rigore tecnico dell'arte classica, cercando un'equilibrio nella percezione e nel disegno dell'opera.[1] Il suo soggetto preferito è la figura umana, soprattutto il nudo, e fa uso di allegorie e temi mitologici, spesso calati in degli ambienti urbani contemporanei. Le sue composizioni combinano un'estetica di gusto classico con una sensibilità moderna.[6] Nate dal movimento rinato degli studi d'arte, le sue composizioni uniscono una tavolozza di colori moderni con il disegno accademico e le tecniche pittoriche tradizionali "con l'intento di ripristinare il ruolo della bellezza nell'arte".[7]

Alcune opere citano dei capolavori dei grandi artisti del passato, come Homage To Rembrandt: Bathsheba del 2001, che è una rivisitazione della Betsabea con la lettera di David di Rembrandt van Rijn,[8] e Homage To Ingres: La Baigneuse Valpinson del 2001, che è un omaggio alla Bagnante di Valpinçon dipinta da Jean-Auguste-Dominique Ingres.[9] Dei suoi ritratti realizzati su commissione si trovano all'università di Harvard e al municipio di Saint Louis.[2]

Tra il 2011 e il 2012, il museo d'arte dell'università di Saint Louis e le gallerie The Forbes ospitarono la prima mostra personale di Watwood, Patricia Watwood: Myths & Individuals.[4][10] Le sue tele furono esposte alla mostra Contemporary American Realism, la prima grande mostra della pittura realista statunitense svoltasi in Cina, al museo d'arte di Pechino.[2][5] La mostra proseguì a Dalian, Tientsin, Hangzhou, Wuhan e Sciangai tra il 2012 e il 2013.[1]

Note

  1. ^ a b c (EN) Grenning Gallery | Hamptons Contemporary Art | Sag Harbor | Paintings, Sculpture, Bridgehampton, East Hampton, Southampton, Manhattan, New York, su grenninggallery.com. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  2. ^ a b c (EN) Patricia Watwood - The Bennett Art Collection, su www.thebennettartcollection.com. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  3. ^ (EN) Wende Caporale, "A Day in the Life of an Artist: Patricia Watwood", International Artist (91), giugno-luglio 2013, pp. 26–29.
  4. ^ a b (EN) James Panero, Painting Outside the Box by James Panero - The New Criterion, su web.archive.org, 3 marzo 2016. URL consultato il 9 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  5. ^ a b (EN) RI.gov: Rhode Island Government, su www.ri.gov. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  6. ^ (EN) John A. Parks, "Contemporary & Classical", American Artist, 74 (809), maggio 2010, pp. 36–43.
  7. ^ (EN) Brandon Kralik, Contemporary Classical Painting is Still Growing, su HuffPost, 4 giugno 2013. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  8. ^ (EN) Homage To Rembrandt: Bathsheba, su artrenewal.org. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  9. ^ (EN) Homage To Ingres: La Baigneuse Valpinson, su artrenewal.org. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  10. ^ (EN) Peter Trippi, "Patricia Watwood: Making the Timeless Timely", Fine Art Connoisseur, 8 (6), dicembre 2011, pp. 36–40.

Collegamenti esterni

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