Passetto di Borgo
Il Passetto di Borgo (er Coridore in romanesco) è un passaggio pedonale sopraelevato lungo circa 800 m[1] che collega il Vaticano con Castel Sant'Angelo a Roma. Scopo del Passetto di Borgo era quello di permettere al Papa di rifugiarsi nella mole adrianea in caso di pericolo e allo stesso tempo avere un bastione che permettesse un miglior controllo del Rione. StoriaIl Passetto, che dal Palazzo Apostolico Vaticano raggiunge Castel Sant'Angelo al bastione di San Marco, fu fatto costruire nel 1277 da papa Niccolò III in un tratto delle Mura Vaticane durante alcuni lavori di restauro dovuti al cattivo stato delle stesse, sfruttando preesistenze dell'epoca dell'assedio di Totila (546) e della Civitas Leonina (848-852). Nel 1494 la struttura permise a papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) di rifugiarsi a Castello durante l'invasione di Roma delle milizie di Carlo VIII di Francia. Nel 1527 anche papa Clemente VII (Giulio de' Medici) si rifugiò a Castel Sant'Angelo tramite il Passetto durante il Sacco di Roma effettuato dai lanzichenecchi di Carlo V d'Asburgo. In occasione del Giubileo del 2000 il Passetto, come altre opere architettoniche, fu rimesso in funzione. Oggi è possibile visitarlo solo con visita guidata. Collegamenti
È raggiungibile dalla stazione Ottaviano.
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