Particella X17
La particella X17 è una particella elementare ipotetica proposta dal ricercatore ungherese Attila Krasznahorkay e dai suoi colleghi per spiegare alcuni risultati di misurazione anomali,[2][3] ossia grandi angoli osservati nei percorsi di traiettoria delle particelle prodotte durante una transizione nucleare di atomi di berillio-8 e in atomi di elio stabili.[4] La particella potrebbe essere il vettore forza per un'ipotetica quinta forza, possibilmente connessa con la materia oscura,[4] ed è stata descritta come un bosone X "protofobo" (cioè che ignora i protoni)[5] con una massa di circa 17 MeV.[4] StoriaNel 2015 Krasznahorkay e i suoi colleghi dell'ATOMKI, l'istituto ungherese per la ricerca nucleare, ipotizzarono l'esistenza di un nuovo bosone leggero con una massa di circa 17 MeV (34 volte più pesante dell'elettrone).[6] Nel tentativo di trovare un fotone scuro, il team sparò protoni contro bersagli sottili di litio-7, il che generò nuclei instabili di berillio-8 che poi decaddero e produssero coppie di elettroni e positroni.[2] Decadimenti in eccesso vennero osservati con un angolo di apertura di 140° tra elettroni e positroni e un'energia combinata di circa 17 MeV. Questo indicò che una piccola frazione di berillio-8 potesse liberare la sua energia in eccesso sotto forma di una nuova particella. Il risultato è stato ripetuto con successo dal team.[4] Nel 2016 Feng et al. proposero che un bosone X "protofobo", con una massa di 16,7 MeV e accoppiamenti soppressi ai protoni rispetto a neutroni ed elettroni nell'intervallo del femtometro, avrebbe potuto spiegare i dati.[7] La forza potrebbe inoltre spiegare il momento magnetico anomalo dei muoni e fornire un candidato per la materia oscura. Al 2019 sono in corso diversi esperimenti di ricerca per tentare di convalidare o confutare questi risultati.[6][7] Nel 2019 Krasznahorkay et al. pubblicarono un preprint annunciando che lui e il suo team di ATOMKI avevano osservato con successo le stesse anomalie nel decadimento degli atomi di elio stabili che erano state osservate nel berillio-8, rafforzando la tesi dell'esistenza della particella X17.[1] Questo è stato riportato nel giornalismo scientifico, concentrandosi in gran parte sulle implicazioni che l'esistenza della particella e di una quinta forza corrispondente avrebbero nella ricerca della materia oscura.[8][9][10] ScetticismoAl dicembre 2019 la pubblicazione dell'ATOMKI descrivente la particella non è stata ancora soggetta a revisione paritaria e dovrebbe essere dunque considerata come preliminare.[11] In più, tentativi del CERN e di altri gruppi volti a identificare la particella non hanno avuto successo finora.[12] Il team dell'ATOMKI affermò inizialmente di aver trovato numerose altre particelle nuove nel 2016, ma abbandonò in seguito queste dichiarazioni. Il team è stato anche accusato di selezionare i risultati che supportavano l'esistenza di particelle nuove, scartando i risultati nulli (una pratica nota come cherry picking).[5][13] La particella non è infine consistente col modello standard e quindi la sua eventuale esistenza necessiterebbe di essere spiegata attraverso un'altra teoria.[3] Note
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