Parco nazionale delle sabbie bianche
Il Parco nazionale delle sabbie bianche (in inglese White Sands National Park) è un parco nazionale statunitense situato nello Stato del Nuovo Messico. Si tratta di una superficie di 710 km² di sabbia bianca composta da cristalli di gesso, ed è la più vasta area al mondo di questo tipo.[1] Il parco nazionale è localizzato nel Nuovo Messico meridionale, a circa 24 km dal centro abitato di Alamogordo. StoriaUna prima idea di formare un parco nazionale in zona risale al 1898, quando un gruppo di persone di El Paso propose la creazione di una riserva di caccia. Il piano tuttavia era in conflitto con la visione conservativa del Dipartimento degli Interni, per cui non venne inizialmente ottenuta l'approvazione.[1] Nel 1921-1922 l'allora Segretario degli Interni Albert B. Fall propose l'idea di un parco nazionale tutto l'anno, il quale, a differenza dei parchi più a nord, sarebbe stato aperto anche in inverno. Anche questa proposta incontrò diverse difficoltà e non ebbe successo.[1] Successivamente, un agente assicurativo di Alamogordo di nome Tom Charles fu in grado di mobilitare un sostegno sufficiente per creare il monumento nazionale. Il 18 gennaio 1933, il Presidente degli Stati Uniti Herbert Hoover designò le "Sabbie bianche" come "Monumento nazionale", il quale fu inaugurato ufficialmente il 29 aprile 1934. Lo stesso Tom Charles ne divenne il primo custode e, in seguito, primo concessionario.[1] Il Visitor Center fu costruito tra il 1936 e il 1938.[2] Gli otto edifici fatti di adobe furono aggiunti al National Register of Historic Places nel 1988. Nel dicembre 2019, diventa il sessantaduesimo parco nazionale degli Stati Uniti.[3] L'area è completamente circondata da installazioni militari come il White Sands Missile Range o la Holloman Air Force Base che in certi casi hanno erroneamente causato inconvenienti, come ad esempio missili caduti fuori destinazione o il rumore causato dagli aerei militari che talvolta sorvolano la zona.[4] Per ragioni di sicurezza, quando vengono condotti test militari (in media da una a due ore, un paio di volte a settimana), sia il parco che la US Route 70 nel tratto compreso fra Las Cruces e Alamogordo sono soggetti a chiusura. GeologiaIn natura, il gesso si presenta raramente sotto forma di sabbia, dato che è idrosolubile. Il bacino di Tularosa, tuttavia, non ha sbocchi sul mare, quindi intrappola la pioggia proveniente dai circostanti Monti Sacramento e Monti San Andres. L'acqua piovana viene assorbita dal terreno o forma delle pozze poco profonde che successivamente si seccano e lasciano il gesso in superficie in una forma cristallina chiamata selenite. Le falde acquifere che fuoriescono dal bacino di Tularosa fluiscono verso sud nel bacino Hueco. Durante l'ultima era glaciale, un lago ora chiamato Lago Otero copriva gran parte del bacino. Quando esso si è asciugato, è rimasta una vasta area di cristalli di selenite.[5] Gli agenti atmosferici e l'erosione finiscono per rompere i cristalli in grani di dimensioni della sabbia che vengono portati via dai venti che soffiano prevalentemente da sud-ovest, formando le dune bianche. Le dune cambiano costantemente forma e si muovono lentamente in direzione del vento. Dal momento che il gesso è solubile in acqua, la sabbia che compone le dune può dissolversi e cementarsi insieme dopo la pioggia, formando uno strato di sabbia più solido, che aumenta la resistenza delle dune al vento. La maggiore resistenza non impedisce alle dune di coprire rapidamente le piante sul loro cammino. Alcune specie di piante, tuttavia, possono crescere abbastanza velocemente da evitare di essere sepolte dalle dune. L'area ospita dune di diverso tipo: sono infatti presenti dune a cupola, a mezzaluna (sia "barcane" che "trasversali") e a parabola.[6] A differenza delle dune fatte di cristalli di sabbia a base di quarzo, il gesso non converte facilmente in calore l'energia del sole e quindi può essere calcato tranquillamente a piedi nudi, anche nei mesi estivi più caldi. Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|