Palazzo Cornazzani
Palazzo Cornazzani è un palazzo di Pavia, in Lombardia. StoriaIl palazzo appartenne alla nobile famiglia dei Cornazzani e fu realizzato nel XV secolo, inglobando resti di edifici precedenti, in stile tardogotico. In origine l'edificio era stato di proprietà della famiglia aristocratica dei Beccaria e passò ai Cornazzani nel Cinquecento per via matrimoniale; i Cornazzani erano una stirpe di origine parmense che a lungo servì Filippo Maria Visconti prima e gli Sforza poi, ottenendo così la cittadinanza milanese, e di cui un ramo si insediò a Pavia. Nella casa soggiornarono spesso personaggi di spicco, come il governatore di Milano Antonio de Guzmán o il cardinale Michele Bonelli, che pare si trattenne più di un anno nel palazzo pavese. Anche il poeta Ugo Foscolo vi risiedette, in compagnia dell'amico Giulio Gabrielli di Montevecchio[1], negli anni in cui fu docente universitario a Pavia, motivo per cui il palazzo viene oggi chiamato anche "Casa del Foscolo"; in seguito la strada in cui si trova il palazzo venne intitolata proprio a Foscolo. Più tardi l'edificio fu abitato, in tempi diversi, dal professore Contardo Ferrini, dalla poetessa Ada Negri e da un giovane Albert Einstein; quest'ultimo vi soggiornò con la famiglia tra il 1895 ed il 1896, periodo in cui suo padre Hermann dirigeva una fabbrica produttrice di macchine elettriche a Pavia[2]. Oggi due targhe sulla facciata della casa ricordano la residenza di Foscolo e degli Einstein.
DescrizioneIl palazzo è strutturato su due cortili: il primo, risalente al XV secolo, presenta una veste tardogotica, con un portico dotato di tipiche colonne ottagonali in granito, molto diffuse nell'edilizia lombarda del periodo, e arricchito da numerosissimi affreschi. Il lato nord del portico conserva una loggia in stile gotico, sorretta sul balcone da colonne lignee. Il secondo, dove nelle lunette è affrescato lo stemma dei Cornazzani, fu aggiunto nel corso del Seicento. Sulla facciata, intonacata in età moderna, è presente una formella in cotto quattrocentesca raffigurante la Natività. All'interno conserva ricchi soffitti a cassettone quattrocenteschi, affreschi barocchi e un'ala neoclassica[3][4]. Note
Bibliografia
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