Palagio degli Spini
Il palagio degli Spini, o di Motrone, è un edificio storico del contado di Firenze, situato nell'omonima via del Palagio degli Spini, in un isolato tra le vie Giovanni Piantanida e Francesco Basii, nella frazione di Peretola. Storia e descrizioneEsisteva qui una fattoria fortificata con casa da signore a pianta poligonale, lungo la strada che conduceva a Prato e Pistoia, che appartenendo ai guelfi Spini fu smantellata dopo la battaglia di Montaperti (1260). Dopo la battaglia di Benevento (1266) fu ricostruita e trasformata in una residenza da villeggiatura. Al tempo di Geri Spini ospitò principi, cardinali e ambasciatori di passaggio. Nel 1326 venne occupata da Castruccio Castracani, quando organizzò un palio sotto le mura di Firenze a sbeffeggiare i cittadini assediati. A fine del XVI secolo venne ristrutturata da Santi di Tito, che dipinse anche una pala d'altare per il vicino oratorio. Passò poi in eredità alle famiglie Del Tovaglia e Pitti, i quali lo vendettero nel 1837 a Filippo Matteoni, e infine confluì nelle proprietà dei Bargagli-Petrucci. L'ultima proprietaria fu la contessa Angela Riblet[1]. Nel repertorio di Bargellini Guarnieri (1977-1978) sono documentate le condizioni precarie dell'edificio, che in tempi più recenti è stato invece completamente restaurato e destinato a sede di uffici, oratorio compreso. La struttura ha una forma abbastanza singolare, che ricorda più le forme di un castello che di una villa: ha infatti una torretta, da cui si dipana, asimmetricamente, il corpo principale dell'edificio disposto ad anello attorno a un cortile dalla forma di ottagono irregolare. Sul lato opposto alla torre, a guardare i lato sud, si trova il potale manierista del XVI secolo. La struttura in pianta assomiglia a una "D": queste irregolarità dimostrano come vennero inglobate preesitenze più antiche nella villa cinquecentesca. NoteBibliografia
Voci correlateAltri progetti
|