Ha dimensioni molto ridotte: il carapace, il cui margine anteriore è più lungo di quello posteriore, si mantiene intorno ai 7 mm di larghezza[2]. I chelipedi sono pressoché uguali[3] e la colorazione varia dal giallastro al bruno-violaceo[4].
Si distingue dal simile Pachygrapsus propinquus grazie ai lati del carapace, che in P. minutus convergono posteriormente[5], e da Pachygrapsus planifrons grazie all'assenza di setae sui chelipedi e al margine frontale del carapace, che è sinuoso invece che dritto come in P. planifrons[6]. Queste due specie si possono distinugere anche allo stadio di zoea, in quanto P. minutus ha l'addome più ampio, in particolare all'altezza del quarto mesomero[7].
Come per altri granchi, nell'accoppiamento si ha un trasferimento indiretto di sperma dal maschio alla femmina[8]; la fecondazione avviene in seguito e le femmine trasportano le uova fecondate fino alla schiusa, durante la quale le zoee sono liberate nell'acqua[7].
^(EN) J.S. Garth, The brachyuran crabs of the Revillagigedo Islands, Colima, Mexico, with remarks on insular endemism in the eastern tropical Pacific, in Proceedings of the San Diego Society of Natural History, vol. 24, 1992, pp. 1-6.
(FR) A. Milne-Edwards, Recherches sur la faune carcinologique de la Nouvelle-Calédonie. Deuxième Partie, in Nouvelles Archives du Muséum d'Histoire naturelle, vol. 9, Parigi, 1873, pp. 155-332.