Paavo Berglund
Paavo Allan Engelbert Berglund OBE (Helsinki, 14 aprile 1929 – Helsinki, 25 gennaio 2012) è stato un direttore d'orchestra e violinista finlandese[1]. BiografiaNato a Helsinki, Berglund ha studiato il violino da bambino, esercitandosi su uno strumento realizzato dal nonno.[2] A 15 anni aveva deciso per la musica come sua carriera e a 18 anni suonava nei ristoranti. Durante la seconda guerra mondiale, Berglund lavorò presso gli stabilimenti di ferro in Billnäs. I bambini furono spostati fuori Helsinki durante i momenti più tremendi della guerra. La sua carriera professionale come violinista ebbe inizio nel 1946, suonando tutta l'estate alla mensa ufficiali (Upseerikasino) di Helsinki. Aveva già suonato in orchestre da ballo nel 1945. Gli studi ufficiali iniziarono si svolsero a Helsinki presso l'Accademia Sibelius, a Vienna e Salisburgo. Fu un violinista della Finnish Radio Symphony Orchestra dal 1949 fino al 1958 nella sezione dei primi violini, unico tra gli strumentisti ad essere sistemato nei posti a sedere considerato che suonava il violino 'con la mano sinistra'. In un'intervista radiofonica fatta dalla Finnish Broadcasting Company YLE nel 2002, Berglund spiega come aveva ascoltato l'Orchestra Filarmonica di Vienna nel loro tour ad Helsinki con Wilhelm Furtwängler ed era rimasto molto colpito. Poco dopo partì per Vienna per studiare. Aveva molti amici orchestrali, sia nella Wiener Philharmoniker che nella Vienna Radio Symphony e poteva partecipare a sessioni di prova e di registrazione. Egli ricorda una particolare sessione di registrazione, una sera in cui lui era presente, quando Furtwängler registrò l'Overture del Manfred di Schumann e La Moldava (Vltava) di Smetana al Musikverein di Vienna. Un altro direttore che lo colpì molto era Hans Knappertsbusch. La carriera direttoriale di Berglund ebbe inizio nel 1949, quando fondò la propria orchestra da camera. Nel 1953 Berglund co-fondò la Helsinki Chamber Orchestra (in parte ispirato alla Boyd Neel Orchestra).[3][4] Nel 1955, fu nominato Direttore associato della Finnish Radio Symphony Orchestra e ha lavorato come direttore principale della Finnish Radio Symphony Orchestra dal 1962 al 1971. Berglund diventò direttore musicale dell'Helsinki Philharmonic Orchestra nel 1975 e ricoprì la carica per quattro stagioni. Fu anche direttore del coro di voci miste dell'Unione degli studenti dell'Università di Helsinki, The Academic Choral Society (Akateeminen Laulu), dal 1959 fino al 1961. Berglund raggiunse la notorietà tramite una rigorosa disciplina orchestrale dovuta alle sue prove spietate e dedizione alla perfezione musicale. Come direttore Berglund andava spesso al di là della partitura scritta, nella musica di Jean Sibelius ed altri per migliorare quello che credeva fossero debolezze, soprattutto nell'orchestrazione, il colore e l'equilibrio. La maggior parte delle orchestre che diresse rispose bene al suo approccio pragmatico. Era instancabile nello studio, la preparazione e le prove. Veniva quasi sempre in orchestra con il proprio materiale che aveva rivisto e modificato di sua stessa mano. Avrebbe poi scritto istruzioni molto dettagliate sugli spartiti di ogni singolo musicista. Berglund certamente non andava sempre d'accordo con i compositori, si sentiva a suo agio nella elaborazione di eventuali sfumature che considerava importanti, ma che i compositori non avevano evidenziato. Credeva nei dettagli: "Penso che abbiamo già fatto il pieno di incisioni fiacche", Berglund osservò in un'intervista della Finnish Music Quarterly (FMQ) nel 1999. Nel Regno Unito Berglund ha diretto i Concerti per il Centenario di Sibelius con la Bournemouth Symphony Orchestra nel 1965 e divenne il suo direttore principale nel 1972, concludendo la sua permanenza alla Bournemouth nel 1979. Ha rialzato in modo notevole i suoi standard esecutivi, come può essere ascoltato dalle numerose registrazioni effettuate per la EMI durante questo periodo. Ha lavorato anche come direttore ospite principale della Scottish National Orchestra, dal 1981 al 1985. Berglund si dimise da entrambe le orchestre di Helsinki e Bournemouth nel 1979. Nella sua nativa Finlandia fu molto notato il fatto che era sembrato avesse abbandonato i suoi modi dittatoriali. Nel 1996 fu citato per questa dichiarazione: "L'aumento del livello delle orchestre finlandesi è stato abbastanza incredibile... i giovani musicisti suonano molto meglio rispetto ai loro predecessori." Disse che il suo obiettivo da sempre era stato semplicemente quello di rendere le orchestre finlandesi le migliori del mondo. Gli impegni come ospite videro Berglund dirigere tutte le maggiori orchestre nordamericane ed europee, come i Berliner Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, la Dresden Staatskapelle, le Filarmoniche di St Petersburg e di Mosca, la Leipzig Gewandhaus e l'Orchestra filarmonica d'Israele. Berglund è stato anche un membro del collegio dei direttori dell'Orchestra Nazionale Russa.[5] Berglund fece il suo debutto a New York nel 1978 con l'Orchestra Sinfonica Americana alla Carnegie Hall, in un concerto di Shostakovich e Sibelius.[3] Dal 1990 divenne direttore ospite della New York Philharmonic e dell'Orchestra di Cleveland.[6] Berglund ha fatto più di 100 registrazioni. In un'intervista per il quotidiano Helsingin Sanomat nel 2009, Berglund dichiarò, quando gli chiesero a proposito delle sue registrazioni, che l'incisione di Smetana con la Staatskapelle di Dresda era probabilmente la migliore, dal momento che questa era la migliore orchestra con cui avesse mai fatto registrazioni. Berglund ha diretto l'opera lirica un paio di volte. Per citare i più importanti progetti d'opera c'è il Fidelio di Beethoven con la Finnish National Opera di Helsinki nel 2000 (con Karita Mattila, Matti Salminen, Jaakko Ryhänen) e Maskerade di Carl Nielsen a Copenaghen. Paavo Berglund disse in un'intervista radiofonica per il direttore Atso Almila, realizzata nel 2002, in occasione del 75º anniversario della Finnish Radio Symphony Orchestra, che ha avuto la relazione più stretta e l'amicizia dei compositori finlandesi contemporanei a Joonas Kokkonen (1921-1996). La collaborazione era molto forte. Egli sostenne la sua musica il più possibile e lo aiutò anche durante i momenti difficili della vita. Commissionò molte opere di Kokkonen. Berglund è stato anche il primo direttore nei primi anni, al fianco di Jukka-Pekka Saraste, della Finnish Chamber Orchestra, fondata nel 1990. L'orchestra non deve costituire un lavoro qualunque per chiunque, ma deve piuttosto essere uno strumento per raccogliere i migliori musicisti perché lavorino uniti in un insieme paradisiaco dove l'arte e la qualità vengono prima della routine. L'orchestra è composta da primi violini e direttori principali delle più importanti orchestre finlandesi come la Finnish Radio Symphony Orchestra, l'Orchestra filarmonica di Helsinki, l'Orchestra della Finnish National Opera, la Tapiola Sinfonietta, l'Avanti! e l'Orchestra Sinfonica di Lahti. Berglund, in alcune occasioni, ha anche diretto la Sibelius Academy Symphony Orchestra. Il rapporto con la musica di Jean SibeliusBerglund è stato in particolare associato alla musica di Sibelius[7] ed ha registrato le sinfonie complete di Sibelius tre volte.[8] Durante la metà degli anni 1950, Jean Sibelius sentì Berglund dirigere alcune delle sinfonie e la Suite Rakastava e disse a Berglund quanto gli erano piaciute le esecuzioni.[3] Incontrò Sibelius nella sua casa Ainola come membro della delegazione della Radio Orchestra che era in visita a Sibelius. Sibelius gli chiese se stavano suonando qualcosa di Schönberg. A questo Paavo Berglund rispose di no. Questa fu tutta la conversazione. Berglund fece la prima registrazione della Sinfonia Kullervo.[9] La ricerca della fonte critica di Berglund sulla Settima Sinfonia di Sibelius ebbe inizio nel 1957, quando diresse la settima con la Helsinki Philharmonic Orchestra e notò che stavano suonando delle parti che Sibelius aveva corretto. Notò che le parti stampate contenevano numerosi errori. La sua successiva ricerca portò alla pubblicazione di una nuova edizione della sinfonia di Hansen nel 1980.[10] In un'intervista nel 1998 con il Sunday Times di Londra, Berglund parlò delle sue idee interpretative relativamente alla musica di Jean Sibelius: «"La musica di Sibelius viene spesso rovinata, perché è troppo strettamente accurata. Penso che forse ai musicisti piace suonare in questo modo" - fa una serie di gesti verticali verso il basso - "ma è bene farlo in questo modo" - Le sue mani, una sopra l'altra, oscillano delicatamente dentro e fuori l'allineamento verticale - "La precisione contro l'atmosfera: non è così semplice. Il primo direttore di Sibelius Georg Schneevoigt una volta si lamentò del fatto che non riusciva a ottenere i dettagli delle partiture di Sibelius. Sibelius gli rispose che avrebbe dovuto semplicemente nuotare nel sugo.» Berglund è stato ampiamente considerato un'autorità nell'interpretazione di Jean Sibelius dagli altri direttori, tra i quali Sir Simon Rattle.[10] Berglund a volte corteggiava la polemica con i suoi ritocchi di parti orchestrali; come disse in un'intervista al Gramophone nel mese di ottobre del 1978, "Sibelius è stato un superbo orchestratore, ma fino alla fine ha creato strane dinamiche che trovo di dover cambiare. Nella Seconda Sinfonia non c'è bisogno di cambiare così tanto, ma stranamente c'è un sacco che necessita di cambiamenti nella Settima Sinfonia... il mio atteggiamento è stato "werktreu", che in tedesco significa più o meno 'essere vero per il lavoro'. Ma vedete, i compositori non sempre lo sanno; essi potrebbero dare più profondità di pensiero. Bruckner, quando Lowe e Schalk (che certamente non erano stupidi) gli suggerivano le cose, diceva loro di andare avanti e farlo. Forse era debole e potrebbero avergli suggerito un po' troppo, ma dall'altro canto molti dei loro suggerimenti erano buoni".[11] E il suo approccio appassionato alla partitura lo portò all'ammirazione dei colleghi finlandesi, Jukka-Pekka Saraste e Osmo Vänskä, e di uno dei più eleganti Sibeliani, Sir Simon Rattle. Ha collaborato con la Chamber Orchestra of Europe nelle registrazioni delle sinfonie complete di Jean Sibelius[12] e Johannes Brahms.[13] In origine le registrazioni di Sibelius furono fatte quando Berglund diresse l'orchestra al Festival di Edimburgo in un ciclo completo delle sinfonie di Sibelius. Quello che fu soprattutto da sottolineaare è il fatto che usò un numero di strumenti a corda più ridotto del solito in alcune delle sinfonie. Il risultato fu molto apprezzato. Le prime interpretazioni di Sibelius di Berglund sono più scure e pesanti. Più tardi scoprì un nuovo stile. Mentre gli altri direttori cercano spesso i grandi effetti in Sibelius, Berglund iniziò ad amare la chiarezza che si può realizzare con un'orchestra di circa 50 strumentisti. In generale era noto per preferire corde di budello negli strumenti a corda e un moderato uso del vibrato. Spesso diceva che l'uso del vibrato nasconde i difetti e gli errori. Mr. Berglund è stato uno dei membri della giuria del 1º Concorso Internazionale dei Direttori di Sibelius,[14] tenuto nel 1995. Ultimo spettacoloPaavo Berglund diresse il suo ultimo concerto nella Pleyel Concert Hall a Parigi il 1º giugno 2007. L'orchestra era la French Radio Philharmonic Orchestra. Il programma prevedeva Concerto per violino di Brahms con Christian Tetzlaff come solista e la Sinfonia n. 4 di Sibelius. In un'intervista fattagli per il suo 80º compleanno dalla Finnish Broadcasting Company YLE, Berglund disse che l'esecuzione di Sibelius era stato il modo pressoché perfetto di suonare Sibelius. Il concerto fu registrato dalla radio francese. Ricordi e leggende sceltiCome detto dal quotidiano britannico The Independent, il pianista Ralf Gothoni una volta eseguì con lui la Sonata per violino di Franck e fu sorpreso di scoprire che egli "suonò il primo movimento con un violino destro e il secondo movimento con un violino mancino. La differenza di qualità non era notevole! ". The Independent scrive anche che Ralf Gothoni ricordava gli effetti del rigore di Berglund: egli "aveva una coscienza molto forte ed esigente delle leggi musicali. È stata una grande sfida suonare con lui - e non sempre facile per i desideri dei solisti "amanti della libertà" ". Sembrava anche severo, piegato in avanti nella concentrazione, il braccio sinistro che impugnava la bacchetta, quasi come per avvertire l'orchestra. E nelle interviste poteva essere conciso, fino al punto del monosillabismo. Ma questa figura così severa in apparenza, aveva un lato più caldo, come il violoncellista Anssi Karttunen ricordava: "anche se lui sembrava essere sempre, e sottolineo sempre, al lavoro, era un amico molto caldo e pieno di attenzioni verso la mia famiglia, sempre interessato a discutere di libri, riflessologia o filosofia con mia moglie o conversare con nostra figlia". Egli diede al compositore Aulis Sallinen (una volta direttore del Finnish Radio Symphony Orchestra) un motivo improbabile di preoccupazione alla Finnish Radio Symphony Orchestra: "Paavo Berglund aveva una sola passione: il calcio. Aveva l'abitudine di seguire in TV le partite di calcio britannico. Istituì anche una squadra di calcio all'interno dell'orchestra. Erano soliti organizzare incontri anche durante i nostri tour. Al direttore, pensando a ginocchia e dita rotte, non piaceva l'idea." Jukka-Pekka Saraste ricorda Paavo Berglund, quando era all'inizio della sua carriera: "Quando venne la primavera, andai ad un concerto della London Symphony Orchestra, diretta da Paavo Berglund. Si esibirono nella 5ª Sinfonia di Sibelius, nel Concerto per violino con Ida Haendel come solista e la figlia di Pohjola. Berglund aveva la reputazione di essere inavvicinabile. Tuttavia, ho avuto il coraggio di presentarmi dopo il concerto e lo trovai diretto e amichevole. "Un finlandese? Dammi un momento, ho bisogno di pisciare e lavarmi le mani". Mi portò da Aberdeen Steak House, che era nelle vicinanze per mangiare una bistecca con lui." Ti piacerebbe un caffè per dessert?», chiese e tirò fuori un pacchetto di caffè finlandese e un filtro per caffè dalla sua valigetta. Ordinò un po' di acqua calda e non importa quanto il capo cameriere elogiasse la selezione del caffè del ristorante, non era abbastanza buono. "Voi inglesi non sapete come tostare il caffè, lo rovinate bruciandolo." Conosciuto come una persona spaventosa e severa Berglund mi disse una verità sorprendente tra i vari discorsi: "Quando dirigi, ricordati sempre di mantenere un atteggiamento positivo". Esa-Pekka Salonen dichiarò in una video intervista per la Compagnia Finlandese di Trasmissioni YLE, quando gli venne chiesto di ricordare Paavo, che l'epiteto più vicino a lui è una ricerca costante, la curiosità senza fine, la necessità di nuove informazioni e l'autocritica. Della sua autocritica si può dire che non è mai rimasto con un'unica idea, nella sua carriera si può essere vedere chiaramente un modello di costruzione di nuove cose sopra quelle vecchie. Strato dopo strato. Alla ricerca della verità ultima, che alla fine, naturalmente, non può essere trovata. Ma il punto è nella ricerca persistente e in una mentalità aperta alla ricerca della verità. Ricordi dalla Bournemouth Symphony Orchestra: le esecuzioni e le registrazioni di Sibelius, fatte da Berglund con la BSO sono leggendarie e la sua morte fu annunciata mentre l'orchestra suonava la Quinta Sinfonia di Sibelius diretta da Kirill Karabits (che aveva lavorato con Paavo a Budapest). Le parti musicali in uso dalla BSO erano quelle utilizzate da Paavo stesso e l'orchestra dedicò i suoi concerti del 26 gennaio a Cheltenham, e del 27 gennaio alla Guildhall di Portsmouth alla sua memoria. Roger Preston, co-principale violoncello, che lavorò con Paavo in molte occasioni, ha dichiarato: «Chiunque abbia suonato con la Bournemouth Symphony Orchestra nella più grande chiesa in legno del mondo, la Chiesa Kerimäki, in Finlandia, come parte della tournée del 1981 della BSO, dirà che è stata un'esperienza davvero indimenticabile. In questa tournée abbiamo suonato tutte le sinfonie di Sibelius, con Paavo in una forma spettacolare. Questo particolare concerto presentava la Quarta Sinfonia più il Concerto per violino di Sibelius suonato superbamente da Ida Haendel. Il Giornale Helsingin Sanomat scrisse nella loro intervista per gli 80 anni di Paavo Berglund che il suo assistente di un tempo di Bournemouth, Simon Rattle, lo chiama "uno degli ultimi grandi" e usa le arcate di Berglund nelle sue esecuzioni di Sibelius, come molte altre superstar. La Helsinki Philharmonic Orchestra è sempre molto sospettosa quando un maestro in visita vuole cambiare le marcature Sibelius di Paavo. Il maestro in visita viene messo a tacere dicendogli che le marcature sono di Sibelius. Il defunto critico musicale finlandese Seppo Heikinheimo scrive nel suo libro "Mätämunan muistelmat, 1997", a pagina 174: Si racconta spesso una storia su Berglund: «Una volta un ricco direttore d'orchestra donna trascorse alcune settimane in Finlandia e andava ogni giorno a visitare sia le orchestre di Helsinki che i loro uffici per vedere se poteva essere presa in considerazione come direttore ospite. Nessuno in realtà osò dirle che lei non era realmente necessaria, ma solo all'Orchestra della Radio venne l'idea di mandarla a parlare con direttore principale Berglund. Berglund la saluta e la accoglie con uno sguardo assassino poco promettente, tipico di lui. Si siedono e lei prende il suo CV e le copie delle critiche dei concerti e gleli porge. Berglund li spinge via e dice: "Questi non saranno necessari Fammi una sola lista". "Sì, certo", risponde lei. "Che tipo di lista?" lei chiede. "Un elenco di tutte le orchestre importanti che hai diretto due volte!" lui dice.» Sua figlia Liisa Kylmänen dichiarò in una video intervista per la Compagnia Finlandese di Trasmissioni, quando le venne chiesto di ricordare il padre, che egli sperimentò fortemente la vicinanza degli estoni come un popolo fratello dei finlandesi e che uno come un finlandese deve prendersi cura di loro. Questo avvenne durante l'occupazione e nei primi anni indipendenti. E lei dice che il padrer visitò un paio di volte Tallinn gratuitamente oppure accettando solo una piccola quota del suo compenso come direttore. E per alcune delle sue esecuzioni del Kullervo di Sibelius ha insistito per avere un coro estone e che ad esso dovesse essere versata una buona cifra. Paavo Berglund è stato padrino del conduttore estone Paavo Järvi. In MemoriamSi dice che Berglund abbia mantenuto il suo interesse per la musica fino alla fine; aveva notizie dei musicisti delle generazioni più giovani che gli venivano lette tutti i giorni. Oltre alla sua famiglia Berglund mancherà a musicisti, orchestre, colleghi e al pubblico di tutto il mondo. Il rappresentante della vecchia, autorevole scuola di direttori può ancora essere ascoltato e apprezzato attraverso le sue numerose registrazioni. Il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat ha intervistato il direttore Kurt Masur al telefono da Lipsia in occasione della scomparsa del sig Berglund. "Paavo era uno dei miei più vecchi amici. Il mondo ha perso uno dei suoi più grandi direttori e i miei pensieri sono con la moglie Kirsti e la sua famiglia", ha detto Masur. Berglund è stato sepolto a Helsinki il 4 febbraio 2012. Berglund lascia la moglie Kirsti, il figlio Juha, le figlie Liisa Kylmänen ed Eeva Berglund e cinque nipoti. Strumenti sceltiNel 2005 la Fondazione Signe ed Ane Gyllenberg comprò un violino da Mr. Berglund, costruito nel 1732 da Carlo Bergonzi (1683-1747). Prima di lui il violino era di proprietà di Isaac Stern. Il liutaio Ilkka Vainio disse che il violino è l'esempio di un capolavoro, il migliore che abbia conosciuto personalmente. Il violino ha mantenuto la sua condizione originale, anche la lacca è ancora in gran parte intatta. Secondo Petteri Iivonen, che ha suonato lo strumento, il violino ha un suono caldo ma può tollerare anche uno stile di suono più aspro. Il violino viene prestato ad un musicista per tre anni alla volta. La prima volta era Pietari Inkinen che aveva il violino negli anni dal 2005 al 2009. Nella primavera del 2009 il violino fu consegnato a Petteri Iivonen. La fondazione presta il violino, annunciandolo sui quotidiani, sulle pubblicazioni musicali e sul suo sito web. I musicisti interessati possono chiedere di fruire del violino per il suddetto periodo di tempo. Una giuria competente decide il musicista che avrà il violino. Secondo la Compagnia Finlandese di Trasmissioni YLE, il violino Stradivarius di Berglund è stato venduto dai suoi eredi nel 2012 alla Fondazione Culturale Finlandese per 1,8 milioni di euro. Allo stesso tempo, i diritti delle esecuzioni dell'artista per delle registrazioni di Berglund, come anche la sua preziosa collezione di spartiti orchestrali, furono donati alla Fondazione. Quest'ultimo materiale sarà messo a disposizione dei ricercatori per dieci anni. Il violino sarà chiamato Stradivari ex. Berglund. Il figlio di Mr. Berglund, Juha Berglund, portavoce della famiglia, dice che suo padre aveva diversi strumenti, ma lo Stradivari era il più caro a lui. Era desiderio espresso del sig Berglund che il violino debba rimanere in Finlandia. Il violino è stato costruito intorno al 1700 ed è in condizioni eccezionali per la sua età. Premi ed onorificenze
Discografia scelta
Videoregistrazioni scelte
Lavori pubblicati scelti
Prime esecuzioni scelte
Note
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