PRISMA
PRISMA, acronimo di "PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa", è un satellite italiano per l'osservazione della Terra lanciato il 22 marzo del 2019.[1] Lo scopo della missione è di testare un dimostratore tecnologico dotato di strumenti ottici per il monitoraggio delle risorse naturali e delle caratteristiche dell'atmosfera. PRISMA sarà in grado di monitorare i fenomeni geologici che avvengono in Italia, lo stato delle risorse naturali, la qualità dell'aria e i livelli di inquinamento.[2][3] CaratteristichePRISMA è una missione dell'Agenzia Spaziale Italiana, continuazione del programma HypSEO dell'ASI per sviluppare una fotocamera iperspettrale per applicazioni spaziali ed interrotto nel 2002.[4] Il satellite è dotato di stabilizzazione a 3 assi con un'accuratezza di 0,07° su ogni asse e possiede i seguenti strumenti per la determinazione dell'assetto:[5]
Come attuatori dispone di:
Il satellite è costruito sulla piattaforma MITA di Carlo Gavazzi Space (oggi OHB Italia).[6] Il controllo del satellite sarà effettuato dal Centro spaziale del Fucino in banda S, mentre i dati ottenuti saranno scaricati in banda X ed elaborati presso il Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo di Matera.[7] Carico utileL'unico strumento scientifico presente a bordo è un dispositivo elettro-ottico fornito da Leonardo e composto da un sensore iperspettrale da circa 240 bande nell'intervallo 400-2500 nm, co-registrato con una telecamera pancromatica con una risoluzione spaziale di 5 metri.[8] Obiettivi della missioneI campi principali dei benefici attesi dei dati iperspettrali sono i seguenti:
Note
Collegamenti esterni
|