Pār

Pār
Nasiruddin Shah e Shabana Azmi in una scena del film
Titolo originaleपार
Lingua originalehindī
Paese di produzioneIndia
Anno1984
Durata141 min
Generedrammatico
RegiaGoutom Ghos
SoggettoPār di Somores Bosu
SceneggiaturaGoutom Ghos e Partho Bonddopaddhay, dialoghi di Surendra Pratap Singh
ProduttoreSopon Sorkar
Casa di produzioneOrchid Films
FotografiaGoutom Ghos
MontaggioProsanto De
MusicheGoutom Ghos
ScenografiaAsoke Bosu
CostumiNilanjana Ghos
TruccoDebi Haldar
Interpreti e personaggi

Pār (in hindī पार, pron. AFI: [päːɾ]; lett. "Al di là"[1]) è un film del 1984 diretto da Goutom Ghos, tratto dall'omonimo racconto in lingua bengali di Somores Bosu.[2] È stato presentato in concorso alla 41ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia col titolo La traversata.[1][3]

Trama

Nel Bihar rurale viene attaccato e dato alle fiamme un villaggio di intoccabili, i suoi abitanti massacrati. Mentre Naurangia e la moglie incinta Rama riescono a sfuggire, dei flashback ricostruiscono poco a poco l'antefatto. I contadini del villaggio avevano infatti formato un sindacato guidati dal nuovo maestro di scuola, un uomo brillante e di forti ideali, per opporsi ai soprusi dei proprietari terrieri. Quest'ultimo però era stato prontamente assassinato dal fratello dello zamindar locale una volta identificato come "sobillatore". Le autorità, conniventi, non avevano aiutato. Naurangia allora ha deciso di rinunciare alla nonviolenza predicata dal maestro e, a capo di un gruppo di paesani, aveva ucciso a sua volta l'assassino, causando quindi la spedizione punitiva. Muniti di una lettera di raccomandazione, Naurangia e Rama viaggiano fino a Calcutta, dove però si scontrano con le umiliazioni e l'ostracismo quotidiano, dall'ufficio di collocamento fino agli stessi abitanti della città: alla disperata ricerca di soldi, a Rama viene chiesto per prostituirsi, quand'ecco che i due coniugi scoprono che il governo concederà un risarcimento alle vittime dell'attacco. Tuttavia, si trovano impossibilitati a riscuoterlo, in mancanza di denaro con cui pagarsi il viaggio verso casa. Naurangia riesce però a trovare un lavoro: per risparmiare sui costi del traghetto, un mercante lo pagherà per condurre una quarantina di maiali da una riva all'altra del Gange. Con lui in testa alla mandria e Rama, ormai a poche settimane dal parto, a chiudere, i due cominciano la traversata, tra le acque tumultuose e le bestie imbizzarrite dalla paura. Arrivati a stento dall'altra parte, Naurangia accetta a capo chino le poche rupie di compenso, ma Rama non sente più il bimbo muoversi. Il film, però, si conclude con una nota di ottimismo: Naurangia appoggia l'orecchio al ventre della moglie e sente il figlio muoversi.[4][5][6]

Distribuzione

Il film è stato presentato in anteprima alla 41ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 29 agosto 1984.[3]

Accoglienza

Critica

Recensendo il film alla Mostra del cinema di Venezia, Tullio Kezich aveva inizialmente bocciato il film come "malamente raccontato", "girato male", "sovrabbonda[nte]" di dialoghi e "senza nerbo" nonostante le tematiche d'impegno, per poi ricredersi dopo l'arrivo dei protagonisti a Calcutta, dove a suo dire «il film ha la prima impennata».[4] Infine, con la scena della traversata, aveva scritto «[Ghos] improvvisamente si rivela un maestro» e aveva parlato di «venti minuti conclusivi di cinema straordinario»,[4][7] paragonandolo a Rossellini per la sensazione di «realtà che ti piove addosso dallo schermo senza diaframmi né mezze misure».[4] In seguito alla premiazione, condivise la scelta della giuria di premiare l'interpretazione di Nasiruddin Shah con la Coppa Volpi, scrivendo: «anche se non crediamo che sia veramente il migliore della Mostra (e non sappiamo, per la verità, neanche se sia un attore), [sic!] il suo sguardo quando accetta le rupie [...] è quello che ci ha toccato più a fondo. Non lo dimenticheremo mai più».[7]

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b c Guido Vergani, Tre italiani per un Leone d'oro, in La Repubblica, 29 luglio 1984, p. 25. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  2. ^ Sull'adattamento, vedi:
    (EN) Bubla Basu, Book versus movie: Swimming pigs and a perfectly adapted short story in Goutam Ghose's 'Paar', su scroll.in, 4 agosto 2017. URL consultato il 25 luglio 2021.
    (EN) Gulazar, Govind Nihalani e Saibal Chatterjee, Encyclopaedia Of Hindi Cinema, Mumbai, Popular Prakashan, 2003, p. 357, ISBN 978-81-7991-066-5.
  3. ^ a b Festa Campanile, Ghosh e un giallo brasiliano, in La Repubblica, 29 agosto 1984, p. 24. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  4. ^ a b c d Tullio Kezich, India batte Italia regalando emozioni, in La Repubblica, 30 agosto 1989, p. 21. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  5. ^ (FR) Yves Thoraval, Les Cinémas de l'Inde, collana Images plurielles, Parigi, L'Harmattan, 1998, p. 331, ISBN 2-7384-6417-3.
  6. ^ Sergio Di Giorgi, Gautam Ghose, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003-2004. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  7. ^ a b Tullio Kezich, I nostri applausi a quella giuria, in La Repubblica, 8 settembre 1989, p. 23. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  8. ^ Al polacco Zanussi un meritato Leone, in La Repubblica, 8 settembre 1984, p. 23. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  9. ^ Laura Delli Colli, Un voto all'unanimità solo per la Polonia, in La Repubblica, 8 settembre 1984, p. 26. URL consultato il 13 dicembre 2024.
  10. ^ (EN) 32nd National Film Awards (PDF), su dff.nic.in, Directorate of Film Festivals. URL consultato il 2 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2019).
  11. ^ (EN) Vincitori e candidati dei Filmfare Awards, su filmfare.com. URL consultato il 13 dicembre 2024.

Collegamenti esterni

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