Numerazione delle strade della Gran Bretagna

Le zone di numerazione per le strade di categoria A e B della Gran Bretagna

Il sistema di numerazione delle strade della Gran Bretagna è un sistema di numerazione usato per classificare e identificare le strade in quel Paese.

Ad ogni strada è assegnata una lettera singola, che rappresenta la categoria della strada, seguita da un numero, composta da 1 a 4 cifre.

In origine il sistema di numerazione fu introdotto per l'allocazione dei fondi per il mantenimento delle strade, ma ben presto la numerazione fu riportata anche nella cartografia stradale per aiutare la navigazione. Esistono due sistemi: uno per le autostrade e uno per le altre strade.

Il sistema si applica solamente a Inghilterra, Scozia e Galles, mentre in Irlanda del Nord, Isola di Man, Jersey, Guernsey e nei Territori Britannici d'Oltremare si utilizzano sistemi alternativi. Tutti questi sistemi di numerazione utilizzano le stesse convenzioni di base e la stessa cartellonistica stradale.

Storia

Il lavoro di classificazione delle strade del Regno Unito iniziò nel 1913 ad opera del Consiglio delle Strade (Roads Board) del governo britannico al fine di determinare la qualità e l'utilizzo delle strade britanniche. Questo lavoro fu interrotto dallo scoppio della prima guerra mondiale[1] e non fu ripreso fino a quando, nel 1919, fu costituito il Department for Transport, cui fu data l'autorità di classificare le strade principali[2] e di allocare fondi per la manutenzione stradale, autorità che fu assegnata dalla sezione 17 (2) del Ministry of Transport Act 1919[3].

Fu quindi creato un sistema di classificazione per i percorsi di grande rilevanza, definiti di I Classe (strade di categoria A), che collegavano grandi centri abitati o di traffico elevato, e per le strade di minor importanza, definite di II Classe (strade di categoria B). La lista definitiva di queste strade fu pubblicata il 1º aprile 1923, a seguito di consultazioni con le autorità locali[4][5]. I fondi che il governo assegnava per la manutenzione stradale furono determinati al 60% per quelle di I Classe e al 50% per quelle di II Classe[6].

Poco dopo la pubblicazione della lista, la numerazione iniziò ad apparire negli atlanti stradali e sugli stessi cartelli stradali, convertendola in uno strumento per i conduttori di veicoli[7], in aggiunta all'utilizzo per la determinazione dei fondi. La numerazione delle strade cambiò abbastanza frequentemente durante i primi anni di adozione del sistema, poiché era un periodo di notevole e rapida espansione della rete stradale ed alcune strade classificate non seguivano le strade usualmente più percorse[8].

Il Trunk Roads Act 1936 assegnò al Ministero dei Trasporti il controllo diretto delle strade principali e fu quindi creato un nuovo sistema di classificazione per la loro identificazione. In origine, questa numerazione che iniziava per T avrebbe dovuto essere resa pubblica, ma fu poi ritenuto non necessario[1].

Con la costruzione della autostrade alla fine degli anni cinquanta del XX secolo, fu introdotto un nuovo sistema di classificazione: il sistema M. In molti casi, le autostrade duplicarono tratti esistenti di strade di categoria A, le quali pertanto persero molta della loro importanza, tanto da, in alcuni casi, essere rinumerate. Non vi era però un approccio metodico a questa rinumerazione, cosicché alcune strade mantennero il loro numero precedente come strade di categoria A non primarie (ad esempio la A40 che corre a fianco dell'autostrada M40), altre furono riclassificate con numeri "meno importanti" (ad esempio la A34 nel Warwickshire divenne la A3400 dopo la costruzione della M40) e le restanti furono declassate alla categoria B o allo stato di strade non classificate (ad esempio la A38, che fu sostituita dall'autostrada M5 tra Tiverton ed Exeter e fu classificata come B3181). Occasionalmente, la nuova autostrada prese il numero dalla vecchia strada di categoria A che sostituiva piuttosto che avere assegnato un suo proprio numero; l'esempio più evidente di questo è l'autostrada M1[9].

Sistema di zonizzazione

Strade principali e secondarie

In Inghilterra e Galles il sistema di numerazione stradale delle strade principali e secondarie (cioè ad esclusione delle autostrade) è basato su uno schema radiale centrato su Londra. In Scozia, lo stesso schema è centrato su Edimburgo. In entrambi i casi, le strade principali a singola cifra definiscono normalmente i confini della zona, ad eccezione delle Zone 1 e 2[3]:

La prima cifra del numero di ogni strada dovrebbe corrispondere al numero della Zona più estrema in senso antiorario che la strada attraversa. Ad esempio, la strada A38, una strada di primaria importanza (trunk road), che va da Bodmin a Mansfield, inizia nella Zona 3 e, pertanto, è numerata con il numero A3x, anche se attraversa poi le Zone 4 e 5 per finire nella Zona 6.

Inoltre, la A1 a Newcastle upon Tyne è stata spostata due volte. Inizialmente correva lungo la Great North Road, quindi fu trasferita al Tyne Tunnel, cosicché alcune strade che prima si trovavano nella Zona 1 entravano a far parte della Zona 6 (alcune strade furono pure rinumerate). Successivamente, fu trasferita alla tangenziale occidentale della città e le strade comprese tra i due percorsi si ritrovarono nuovamente in Zona 1 (queste furono totalmente rinumerate).

Comunque, questo non accadde sempre e quando strade a singola cifra erano bypassate, le strade erano spesso rinumerate, in modo da mantenersi in accordo con i confini della Zona originale.

In a numero limitato di casi, la numerazione stradale non segue necessariamente le regole sopra esposte, cosicché vi sono alcune strade con numerazione anomala.

Autostrade

Le autostrade comparvero per la prima volta in Gran Bretagna oltre tre decadi dopo l'introduzione del sistema di numerazione delle strade di categoria A. Esse necessitarono perciò di un nuovo sistema di numerazione. Ad esse fu assegnato un prefisso M e, in Inghilterra e Galles, un sistema di numerazione indipendente, non legato a quello della rete delle strade di categoria A, sebbene fosse basato sullo stesso principio delle Zone[10].

Seguendo in verso orario a partire dalla autostrada M1, le Zone da 1 a 4 furono definite sulla base delle autostrade proposte M2, M3 e M4. I numeri M5 e M6 furono riservati per altre due autostrade a lunga distanza già previste[11]. Il Preston Bypass, la prima superstrada del Regno Unito, avrebbe dovuto essere numerata A6(M) (si veda in seguito per il significato della lettera M), se si fosse seguito lo schema sopra definito, ma si decise di mantenere il numero M6 in quanto era già stato assegnato[11]. La prima autostrada del Regno Unito completa per lunghezza fu la M1.

Le autostrade più brevi, solitamente, prendono la loro numerazione da un'autostrada parente, in violazione del sistema delle Zone, spiegando così i casi di numeri apparentemente anomali delle autostrade M48 e M49 come bretelle di raccordo della M4 e delle autostrade M271 e M275 come bretelle di raccordo dell'autostrada M27.

Questo sistema di numerazione fu sviluppato negli anni 1958-1959 dall'allora Ministero dei Trasporti e dell'Aviazione Civile e fu applicato solamente in Inghilterra e Galles. Si decise di riservare i numeri 7, 8 e 9 per la Scozia[12].

In Scozia, dove le strade dipendevano dallo Scottish Office (a partire dal 1999 Scottish Government), si decise di adottare un sistema in cui le autostrade assumevano la numerazione delle strade che sostituivano. Ne risultò che non esiste alcuna autostrada M7 (per il fatto che nessuna autostrada segue la A7) e, quando la A90 fu ridisegnata per sostituire la A85 a sud di Perth, la breve autostrada M85 divenne parte dell'autostrada M90.

Strade di categoria A

Strade di categoria A a singola cifra

In Inghilterra e Galles, le strade principali che si irradiano da Londra hanno numeri a singola cifra, a partire dalla A1 che si dirige a nord. La numerazione continua sequenzialmente in verso orario; di seguito si elencano le 9 strade da A1 a A9[3]:

  • A1: da Londra ad Edimburgo (precedentemente nota come la Great North Road);
  • A2: da Londra a Dover;
  • A3: da Londra a Portsmouth;
  • A4: da Londra a Avonmouth;
  • A5: da Londra a Holyhead;
  • A6: da Luton a Carlisle. Inizialmente la A6 iniziava a Barnet, sulla vecchia A1; quando la A1 fu trasferita sul Barnet Bypass negli anni cinquanta, la A6 fu accorciata e fatta partire dal raccordo A1/M25. A seguito di un'ulteriore rinumerazione nell'area di St Albans ha fatto sì che oggi inizi nel centro della città di Luton. La vecchia strada è ora numerata A1081.

Similmente, in Scozia, le strade principali che si irradiano da Edimburgo hanno numeri a singola cifra:

  • A7: da Edimburgo a Carlisle;
  • A8: da Edimburgo a Greenock; questa effettivamente collega Edimburgo a Glasgow ed è ora sostituita dalla M8;
  • A9: da Falkirk a Scrabster. In origine collegava Edimburgo a Inverness; poi fu prolungata fino a John o' Groats passando per Wick il 16 maggio 1935 e, successivamente, accorciata all'estremità meridionale (a Edimburgo) a causa della costruzione della pista principale dell'Aeroporto di Edimburgo proprio in coincidenza del suo punto di partenza. Il 1º aprile 1997, all'estremità settentrionale, fu deviata a Thurso e Scrabster.

Sebbene il sistema di numerazione stradale in Scozia sia centrato su Edimburgo, è possibile verificare che il vero luogo di raccordo della rete stradale scozzese sia Broxden Junction a Perth[13].

Altre strade di categoria A

Le strade radiali possono avere anche una numerazione a due cifre, essendo strade che "potrebbero" essere leggermente meno importanti, ma che possono ancora essere classificate come raccordi, sebbene molte di queste strade abbiano perso molta della loro importanza a causa della costruzioni di bretelle autostradali o dal miglioramento di altre strade di categoria A.

Queste strade non sono tutte centrate a Londra, ma, per quanto possibile, seguono il principio generale che i loro numeri le collochino radialmente in senso orario rispetto alle strade associate a cifra singola[14]. Ad esempio, la strada A10 (da Londra a King's Lynn) è la prima strada principale che si trova spostandosi in verso orario dalla A1, la successiva che si incontra è la A11 e così via. Queste strade sono state numerate o in direzione centrifuga da Londra o in senso orario rispetto ai loro siti di raccordo, in funzione del loro allineamento.

Il sistema continua poi con la numerazione a 3 e 4 cifre, che suddivide ulteriormente e interseca le radiali. I numeri più bassi si riferiscono alle strade che originano più vicino a Londra di quelle a numeri maggiori. Poiché le strade sono state migliorate da quando il sistema di numerazione fu adottato, alcune strade a 3 o 4 cifre hanno aumentato la loro importanza, come, ad esempio, le strade A127, A1079 e A414. Alle nuove strade sono stati assegnati pure numeri a 3 o a 4 cifre. Ad esempio, all'Edinburgh City Bypass (tangenziale di Edimburgo) è stato assegnato il numero A720.

Bretelle autostradali (Trunk roads) e strade principali

Alcune strade di categoria A sono chiamate trunk roads, cosa che determina se sono sotto il governo centrale o il governo locale. Una classificazione più recente è quella di strade principali, la categoria delle strade consigliate per il traffico a lunga distanza. Le strade principali includono sia bretelle sia strade ordinarie.

Superstrade (motorway sections)

Alcune sezioni delle strade di categoria A sono state migliorate fino al raggiungimento dello stesso standard delle autostrade, senza però aver completamente sostituito la strada esistente; esse costituiscono una parte ad elevato standard del percorso[9]. Queste sezioni conservano lo stesso numero, al quale però si aggiunge il suffisso (M), come, ad esempio, la A1(M) e la A404(M)[9].

Ci sono stati casi in cui questa designazione è stata utilizzata per identificare bypass autostradali di una strada esistente allorché la strada originale conserva il suo numero di categoria A, come ad esempio le strade A3(M), A329(M), A38(M), A48(M) e A627(M)[9].

Liste delle strade di categoria A

Altre classificazioni

Strade di categoria B

Le strade di categoria B sono strade locali numerate, che hanno minori densità di traffico rispetto alle superstrade e alle strade di categoria A. Questa classificazione non ha nulla a che fare con l'ampiezza della sede stradale o le qualità fisiche della strada: le strade di categoria B possono andare dalle strade a doppia carreggiata fino alle strade a senso unico con attraversamenti pedonali. Le strade di categoria B seguono lo stesso sistema di numerazione di quelle di categoria A, ma quasi sempre hanno numeri a 3 o 4 cifre[15]. Molte strade di categoria B a 3 cifre site al di fuori dell'area di Londra sono strade precedentemente di categoria A che sono state declassate a causa della costruzione di nuove strade; altre possono collegare piccoli insediamenti alle strade di categoria A.

Strade minori

Strade e percorsi con una densità di traffico ancor minore sono denominate strade C, D e U (Unclassified = non classificate). Sebbene normalmente non siano numerate, se invece lo sono, in generale, ciò è dovuto a esigenze esclusive delle autorità locali che ne curano le manutenzioni; in questo caso il sistema di numerazione è arbitrario e non appare (o non dovrebbe apparire) su alcuna segnaletica stradale pubblica[16]. Sono comunque note alcune eccezioni[17]. In ogni caso, queste altre strade classificate sono prese in considerazione quando gli uffici urbanistici devono affrontare pratiche edili, come ad esempio la creazione di un nuovo passo carraio su una strada.

Strade antiche

Alcune strade antiche, come le vie romane, percorrono lunghe distanze e possiedono un singolo numero identificativo moderno per la maggior parte del proprio percorso (ad esempio, l'A5 corrisponde alla strada romana Watling Street). Altre strade, come la Icknield Way preromana e la Romana Fosse Way, sono oggigiorno piuttosto irregolari e, dove esiste una strada moderna, sono numerate secondo gli schemi locali.

Note

  1. ^ a b Chris Marshall, In Depth - Road Numbers - How it happened, in CBRD. URL consultato il 28 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  2. ^ FOI Request - Road numbering (PDF), su dft.gov.uk, Department for Transport, 5 agosto 2005. URL consultato l'11 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  3. ^ a b c Road Numbering, in The Vauxhall Motorist, Vauxhall Motors, gennaio 1935. URL consultato il 29 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2008).
  4. ^ List Of Class I and Class II Roads and Numbers (transcription), in HMSO and National Archives files MT39/241 and MT39/246.
  5. ^ In Depth - Road Numbers - How it happened, in Letter to editor of Encyclopaedia Britannica from Ministry of Transport, 6 marzo 1941. URL consultato il 28 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  6. ^ John Porter, Ron Bridle, The Motorway Achievement, Thomas Telford, 2002, p. 27, ISBN 0-7277-3196-3.
  7. ^ C. H. Wykes, How the Motorways were Numbered, in Ministry of Transport Memorandum, Pathetic Motorways, 7 luglio 1959. URL consultato il 28 dicembre 2007.
    «Professional drivers make great use of the system and I do not think that it is a matter of very great moment that some private motorists prefer to work on names alone.»
  8. ^ 1920s Renumbering, su sabre-roads.org.uk.
  9. ^ a b c d C. H. Wykes, How the Motorways were numbered, in Ministry of Transport Memorandum, Pathetic Motorways, 30 settembre 1959. URL consultato il 28 dicembre 2007.
    «Where, however, a motorway is merely a by-pass along an existing route such as the Doncaster Bypass along Route A.1, it will not be given a separate M number, but in order to make it clear that it is a motorway and that motorway Regulations apply to it, the letter M will be added in brackets to the existing route-number - e.g. A1(M) for the Doncaster Bypass. This will preserve the continuity of the route-number of long-distance all-purpose roads. Generally speaking by-passes that are eventually linked to form a continuous motorway will preserve the existing route-number (plus M in brackets) until they are so linked.»
  10. ^ How the Motorways were numbered, in Ministry of Transport memorandum, Pathetic Motorways, novembre 1961. URL consultato il 28 dicembre 2007.
    «Mr Usborne explained that his proposal followed the principle of the sector system on which trunk and classified roads were already numbered, although the sectors themselves, which were six in number, were somewhat different.»
  11. ^ a b C. H. Wykes, How the Motorways were Numbered, in Ministry of Transport Memorandum, Pathetic Motorways, 7 luglio 1959. URL consultato il 28 dicembre 2007.
    «The result of applying such a system to current plans would be the appropriate numbering of the London - Yorkshire Motorway as M.1, with provision for extension still further north as required. M.2 would be reserved for any possible Channel Ports Motorway, the Medway Towns Bypass meanwhile becoming A.2(M) and the Maidstone Bypass A.20(M). M3 would be reserved for a motorway in the direction of Portsmouth - Southampton, starting with the Exeter Radial. M.4 would be applied to the South Wales Radial. The remaining single figure numbers would not be required for radials and could therefore, continuing clockwise, be applied to the Bristol - Birmingham Motorway - M.5 and the Penrith - Birmingham plus Dunchurch Bypass - M.6. The Preston Bypass was numbered M.6 in advance and although under these proposals it should initially have been A.6(M), I see no reason to make any change from M.6 pending the ultimate completion of the whole route.»
  12. ^ B. A. Payne, How the Motorways were Numbered, in Ministry of Transport Memorandum, Pathetic Motorways, 10 luglio 1959. URL consultato il 28 dicembre 2007.
    «1. The numbers 7, 8 and 9 which were used in Scotland should be reserved for the use of Scottish Motorways.»
  13. ^ SFRS Homepage - Working together for a safer Scotland, su taysidefire.gov.uk. URL consultato l'11 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2012).
  14. ^ CBRD » British Roads FAQ
  15. ^ CBRD » British Roads FAQ
  16. ^ Chris Marshall, What is a C-road?, in CBRD. URL consultato il 29 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2007).
  17. ^ Chris Marshall, The Great C-Road Hunt, in CBRD. URL consultato il 29 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2007).

Bibliografia

  • (EN) Peter Bancroft, Andrew Emmerson, A, B, C and M: Road Numbering Revealed, Capital Transport Publishing, maggio 2007, ISBN 978-1-85414-307-5.

Collegamenti esterni