Nacque nel 1884 in Argentina o, secondo altre fonti, in Bolivia nel Bolivian Railroad Camp[1]
Innovazioni negli effetti speciali
Il primo film di Dawn Missions of California fece un uso massiccio del glass shot, in cui certe cose sono dipinte su un pezzo di vetro disposto tra la cinepresa e la scena reale. Molti degli edifici che Dawn stava riprendendo erano almeno in parte distrutti; dipingendo parti del tetto o dei muri, veniva data l'impressione che gli edifici fossero integri.
Dawn combinò la sua esperienza con il glass shot con le tecniche del matte shot. Fino a quel momento, il matte shot era essenzialmente una doppia esposizione: una parte del campo della telecamera sarebbe stata bloccata con un pezzo di cartone per fermare l'esposizione, il film sarebbe stato riavvolto e la parte bloccata sarebbe stata girata anche con riprese dal vivo. Dawn invece usava pezzi di vetro con sezioni dipinte di nero (più efficace nell'assorbire la luce che il cartone) e trasferiva il film su una seconda cinepresa fissa anziché semplicemente riavvolgere il film. Il matte painting veniva quindi disegnato per abbinare esattamente la proporzione e la prospettiva alla ripresa dell'azione dal vivo. Il basso costo e l'alta qualità del matte shot di Dawn lo hanno reso il cardine del cinema degli effetti speciali per tutto il secolo.[2]
Dawn brevettò la sua invenzione l'11 giugno 1918 e tre anni dopo avviò una causa per difendere il brevetto. Gli artisti coinvolti, tra i quali Ferdinand Pinney Earle e Walter Percy Day, lo controdenunciarono, sostenendo che la tecnica di mascherare immagini e la doppia esposizione avevano una lunga tradizione nell'industria, una battaglia legale alla fine perduta da Dawn.[3]
Australia
Dawn lavorò in Australia per molti anni, dirigendo un adattamento ad alto budget del classico romanzo di Marcus ClarkeFor the Term of His Natural Life nel 1927 e un musical, Showgirl's Luck nel 1931, il primo film con sonoro parlato in Australia.