Non liquetNel diritto romano, non liquet (alla lettera, non è chiaro[1][2]) nel processo formulare è la pronuncia con la quale il giudice anziché decidere, per una incertezza nel diritto (quale una lacuna) o nella ricostruzione dei fatti, rinviava ad altro giudice.[3] Secondo una diversa interpretazione con il non liquet il giudice esprimeva la necessità di un supplemento d'istruttoria. Nel diritto italiano moderno, il giudice è tenuto a emettere la sentenza a favore di uno o dell'altro dei contendenti, sulla base dell'onere della prova. Se l'attore non riesce a provare le proprie asserzioni il giudice deve respingere le sue pretese mentre non è possibile ricorrere a un non liquet. Nel diritto internazionale, la formula indica il caso in cui un organo, soprattutto la Corte internazionale di giustizia, non può risolvere una controversia a causa della mancanza di fonti a cui fare riferimento. Note
Bibliografia
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