Nata Yasmina Bouraoui da padre algerino e madre bretone, ha vissuto ad Algeri fino all'età di quattordici anni, per poi stabilirsi in Bretagna. Ha trascorso l'adolescenza tra Zurigo, Abu Dhabi e infine Parigi, dove ha studiato filosofia e diritto.
Sua opera prima è il romanzo Una vita di sguardi (La Vouyeuse interdite, 1991), cronaca di un'educazione femminile ad Algeri, pubblicato per i tipi di Gallimard e acclamato a livello internazionale.
I suoi romanzi, molti dei quali collocabili nel genere dell'autofiction[1], affrontano temi quali l'identità; il senso di sradicamento proprio di chi vive fra due culture; il desiderio, in particolare omosessuale - Bouraoui è dichiaratamente lesbica.[2]
Fra i suoi lavori maggiormente riconosciuti da critica e pubblico figurano Mes mauvaises pensées (2005), insignito del Prix Renaudot e Tutti gli uomini aspirano per natura al sapere (Tous les hommes désirent naturellement savoir, 2018), finalista sia al Prix Femina[3], sia al Prix Médicis.[4]
Bouraoui è anche paroliera; in particolare, ha firmato per Céline Dion i testi di Immensité[5] e Les Paradis (dall'album D'elles, 2007) e Celle qui m'a tout appris (da Sans attendre, del 2012).[6]