Niccolò Pico

Niccolò Pico
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Niccolò Pico (... – 1328) è stato un condottiero italiano.

Stemma della casata dei Pico della Mirandola (1311-1432)
Castel d'Ario, lapide commemorativa posta sul castello.

Biografia

Era figlio di Giovanni Pico e Giovanna di Tinello da Savignano.

Secondo la cronaca dei Figli di Manfredo scritta da Bratti, Niccolò "fu capitano tanto validissimo et sapiente delle genti armigere a cavallo della Comunità di Reggio".[1]

Partecipò nel 1328 al colpo di stato che portò i Gonzaga ad impossessarsi di Mantova a spese dei Bonacolsi: in questa occasione vennero a lui affidati Francesco Bonacolsi e l'abate di Sant'Andrea, figli di Rinaldo detto Passerino, ultimo signore di Mantova della famiglia, insieme al Guido e Pinamonte (nipoti di Passerino); i prigionieri furono rinchiusi il 16 agosto 1328 castello di Castellaro insieme al fratello Giovanni II dei Bonacolsi, e lasciati morire di fame, vendicando così la morte, avvenuta nello stesso modo, di Francesco I Pico e dei figli.[2]

Partecipò al saccheggio di Modena, nemica dei Pico, congiuntamente alle truppe imperiali dell'imperatore Ludovico il Bavaro.[2]

Ricordo

Nella castello di Castel d'Ario è posta una lapide in cui è inciso:

«QUI
TRATTI IN CATENE
NEL 1321
SPEGNEVA LA FAME
FRANCESCO PICO E I FIGLIUOLI
NEL 1328
LA PROLE E I NEPOTI DI
PASSERINO BONACOLSI DALL'ORRIDA MUDA
CHE NE HA RISPETTATO
I CEPPI E LE OSSA
RIECHEGGI CON VINDICE PIETÀ PER LE VITTIME
UN GRIDO DI ESECRAZIONE
AI TIRANNI»

Discendenza

Nel 1311 Niccolò sposò Taddea Passalacqua ed ebbero tre figli:[2]

Note

  1. ^ Cronaca di Figli di Manfredo, in Memorie mirandolesi, I, p. 44.
  2. ^ a b c Litta, p. 2.
  3. ^ Felice Ceretti, Intorno a Francesco o Franceschino di Niccolò Pico e a Princivalle suo figlio, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per le provincie modenesi, IV, VI, Modena, coi tipi di G.T. Vincenzi e nipoti, 1894, pp. 159-169.

Bibliografia

Voci correlate