Niccolò BarbieriNiccolò Barbieri, detto Il Beltrame, dalla maschera della Commedia dell'arte da lui creata e interpretata[1], (Vercelli, 1576 – Modena, 1641) è stato un attore teatrale e commediografo italiano. Entrò a far parte, nel 1600, della Compagnia dei Gelosi, con la quale recitò a Parigi fino al 1604. Tornò in Italia, dapprima coi Fedeli, poi coi Confidenti. Coi Fedeli si spostò di nuovo a Parigi dal 1623 al 1625 e ricevette grandissimi onori dal re di Francia Luigi XIII. Poco sappiamo della sua attività a Napoli e Roma. Barbieri era profondamente religioso ed era rinomato per la sua umiltà e per la generosità nei confronti dei poveri. Sua moglie Claudia gli dette due figli, un maschio (che divenne frate domenicano) e una femmina (che divenne monaca agostiniana)[2]. Il personaggio di Barbieri era un vecchio saccente, con arguti motti. Fu anche autore e dal suo L'inavvertito trasse ispirazione Molière per la commedia Lo stordito ovvero I contrattempi (L'Étourdi ou les Contretemps) [3][4]. Opere
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