Necropoli di Populonia
La necropoli di Populonia è uno dei monumenti più importanti della Civiltà etrusca. Essa è situata nel golfo di Baratti, ed è costituita da diversi siti, risalenti a momenti diversi della storia etrusca. I reperti della necropoli si trovano esposti nel museo della Collezione privata Gasparri, a Populonia Alta. Le zone cimiterialiLe aree di necropoli visitabili all'interno del Parco archeologico di Baratti e Populonia sono la necropoli di San Cerbone - Casone e di Poggio della Porcareccia, risalente essenzialmente al periodo orientalizzante (VII secolo a.C.) e arcaico (VI secolo a.C.) con alcune sepolture più tarde, e la necropoli delle Grotte, risalente al periodo ellenistico (IV - II secolo a.C.). Gli scaviLe tombe della necropoli orientalizzante ed arcaica si trovavano, fino agli inizi del XX secolo, sepolte sotto alcuni metri di scorie di ferro, detriti lasciati ancora in epoca etrusca dalla lavorazione di questo importante metallo, una grande fonte di reddito per Populonia. A parte alcune scoperte casuali nell'Ottocento, la prima tomba venne individuata nel 1897 dall'archeologo Isidoro Falchi. Tuttavia, poiché le scorie erano ancora ricche di ferro, l'escavazione della zona venne data in concessione dallo stato italiano ad alcune società private, che sfruttarono le scorie antiche nell'industria siderurgica. Questi scavi, condotti dal 1920 al 1959, finirono per danneggiare i monumenti e distruggere la stratigrafia archeologica rappresentata dalle scorie. A questi sbancamenti si unì anche il problema costituito dai saccheggi dei "tombaroli". Nello stesso periodo vennero tuttavia effettuati anche scavi regolari, a partire dal 1914, condotti da archeologi come Antonio Minto e A. De Agostino; più recentemente, negli anni settanta, da Marina Martelli e Antonella Romualdi. Necropoli del periodo villanovianoLe necropoli villanoviane (IX - VIII secolo a.C.) si trovano al di fuori del Parco e non sono semplici da visitare. La maggior parte delle sepolture è costituita da "tombe a fossa", "tombe a pozzetto" (piccoli pozzi scavati nella terra con all'interno "cinerari biconici", le tipiche urne cinerarie del periodo villanoviano) e "tombe a camera", che già fanno presagire la struttura dei tumuli di epoca successiva. Necropoli di San Cerbone, Casone, Poggio della PorcarecciaNella necropoli di San Cerbone - Casone (e nell'attigua Poggio della Porcareccia), scavate a partire dalla fine dell'Ottocento, sono visibili tre tipi di tombe:
Necropoli delle GrotteNella necropoli delle Grotte, scavata in anni recenti ed ancora in corso di studi, sono visibili "tombe a camera ipogee" (molte di esse già violate nell'antichità o anche in tempi recenti) scavate nell'arenaria, e altre sepolture più piccole, a cassone (a cremazione o a inumazione). Vi sono state rinvenute anche tombe più semplici, "a fossa", ovvero semplici fosse terragne che tuttavia in alcuni casi hanno anche restituito interessanti oggetti di corredo. Queste sepolture risalgono tutte al periodo ellenistico (IV - II secolo a.C.), e alcune di esse sono scavate all'interno di cave di arenaria utilizzate nei periodi precedenti. Necropoli di Buche delle FateDelle altre necropoli, di epoca ellenistica, la meno difficile da raggiungere è Buche delle Fate, sul versante occidentale del promontorio dove sorge il castello di Populonia, dove, seminascoste dalla vegetazione, si trovano tombe a camera sotterranea scavate nella roccia di una interessante necropoli etrusca di epoca ellenistica, simili a quelle delle Grotte e databili III - I secolo a.C. Altre necropoli ellenisticheLe altre necropoli ellenistiche di Populonia si trovano a Poggio Malassarto (IV secolo a.C.) e Piano e Poggio delle Granate, dove già si seppelliva in epoca villanoviana. Inoltre, vi sono sepolture attestate nella vecchia zona di San Cerbone e Casone e tombe isolate nel retroterra. Bibliografia
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