L'idea di fondare una squadra di bob neozelandese fu di Lex Peterson, imprenditore di Calgary nato a Christchurch,[2] Dopo aver fondato nel febbraio 1987 la New Zealand Bobsleigh and Skeleton Association insieme ad altri neozelandesi espatriati in Canada,[3] Lex Peterson e Don Ward debuttarono la settimana successiva in Coppa del Mondo sulla pista dell'Olympic Park di Calgary, riuscendo in un qualche modo a classificarsi al 32º posto su 47 squadre.[4]
Ritornato in Nuova Zelanda, Peterson selezionò alcuni atleti, tra cui Peter Henry (vicecampione nazionale nel dechatlon e velocista dei 110 m ostacoli) e Rhys Dacre (già campione nazionale dei 100 metri nel 1985), che sostituì il martellista infortunato Philip Jensen. Nel novembre 1988 Peterson e Dacre giunsero al 37º posto sulla pista di Winterberg, seguiti al 39° dai connazionali Pinnell e Henry.
La squadra debuttò alle Olimpiadi di Calgary 1988, dove si classificò al 21º posto nel bob a quattro, mentre i due equipaggi del bob a due giunsero al 20º e 31º posto. I neozelandesi vinsero la "Coppa dei Caraibi", premio non ufficiale e goliardico che venne messo in palio dalla Nazionale di bob delle Isole Vergini Americane fra gli equipaggi di bob a due che non avevano una tradizione bobbistica storica e nei cui paesi vi è un clima caldo.[5] In effetti però, il miglior risultato di una squadra "tropicale" fu il 15º posto della Nazionale di bob di Taipei Cinese (Taiwan), mentre è noto che la Nuova Zelanda ha anche comprensori sciistici.
L'ultima apparizione alle Olimpiadi invernali fu a Torino 2006, dove la squadra di bob a quattro non ha potuto gareggiare a causa di un infortunio in prova[6], mentre la squadra di bob a due non si è qualificata per la manche finale, accontentandosi del 23º posto.
Vi fu un tentativo di qualificazione ai Giochi di Vancouver 2010 con atleti di punta come Chris Donaldson e Carl Condliffe, ma un grave incidente sulla pista di Lake Placid nel febbraio 2009 (che comportò un infortunio alla schiena per il pilota Alan Henderson)[7] e le grandi difficoltà finanziarie interruppero l'iniziativa,[8] giudicata dalla Federghiaccio neozelandese come uno sport troppo pericoloso. La mancanza di risorse finanziarie impedì anche di raggiungere risultati utili per le qualificazioni alle Olimpiadi di Soči 2014, riuscendo a classificarsi solo al 50º posto della Coppa del Mondo.[9]