Nakkaş OsmanNakkaş Osman (Sarajevo, ... – ...; fl. XVI secolo) (in ottomano نقاش عثمان ; İA: Naḳḳāş 'Osmān, in italiano: "maestro Osman") è stato un miniaturista ottomano, il cui lavoro a Istanbul è attestato tra il 1560 e il 1592. Esso era il direttore dell'atelier di miniature (naḳḳāş-ḫāne, "scriptorium") alla corte ottomana e ha influenzato significativamente la pittura del suo tempo. VitaPoco si conosce della vita di Nakkaş Osmans. Nella seconda metà del XVI secolo, durante il regno di Selim II (1566-1574) e Murad III (1574-1595), egli gestì l'atelier di corte (naḳḳāş-ḫāne). Il suo nome viene menzionato per la prima volta nel registro salariale degli artisti di corte (ehl-i ḥiref, comunità dei talenti ') del settembre 1566. Osman lavoro' a stretto contatto con Seyyid Lokman Çelebi, lo storico ufficiale della corte (şehnāmeci) del Sultano, al programma di immagini dei grandi manoscritti miniati creati in quel momento. Il suo stile pittorico è inconfondibile a causa della sua rappresentazione realistica del luogo e del paesaggio e della sua magistrale composizione, che supero' il vecchio design persiano spesso sovraccarico.[1] I volti dei personaggi storici da lui ritratti sono spesso riconoscibili nelle sue miniature. I paesaggi urbani di Osman seguono la tradizione delle carte nautiche e la rappresentazione delle città introdotta da Matrakçı Nasuh.[2] Opere (selezione)Osman non firmò mai le sue opere. Per caratteristiche stilistiche, alcune opere possono essere attribuite a lui o al suo laboratorio. Dalla sua collaborazione con Seyyid Lokman sono state conservate diverse opere:
Per le opere che riguardavano la storia ottomana a lui precedente, Lokman e Osman condussero ricerche sull'abbigliamento e l'aspetto degli ex sultani. Presentarono il risultato nel 1579 in un manoscritto miniato, Şemā'il-nāme-i āl-i 'os̠mān ("Libro di descrizione del personale della dinastia ottomana"), chiamato anche Ḳıyāfetü l-İnsānīye fī Şemā'ili l -'Osmānīye, ("La figura umana nella descrizione personale ottomana"). Il libro venne copiato frequentemente e fu ampiamente utilizzato.[2] Letteratura modernaNakkaş Osman e la sua opera Surname-i Hümayun svolgono un ruolo importante nel romanzo "Il mio nome è rosso" del moderno scrittore turco Orhan Pamuk.[4] Note
Bibliografia
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