Nadja Salerno-Sonnenberg
Nadja Salerno-Sonnenberg (Roma, 10 gennaio 1961) è una violinista e insegnante statunitense[1]. Vita e formazioneSalerno-Sonnenberg è nata a Roma. Il padre abbandonò la famiglia quando lei aveva tre mesi[2] e otto anni dopo lei e la madre emigrarono negli USA, stabilendosi a Cherry Hill, New Jersey.[3] Ha studiato presso il Curtis Institute of Music e con Dorothy DeLay alla Juilliard School[4][5] e l'Aspen Music Festival and School.[6] CarrieraNel 1981 è stata la più giovane vincitrice del Concorso Internazionale di Violino Walter W. Naumburg.[1] Ha ricevuto un Avery Fisher Career Grant nel 1983 e nel 1999 ha ricevuto il premio Avery Fisher per "risultati eccezionali e l'eccellenza nella musica". Nel 1994 si ferì gravemente il mignolo della mano sinistra mentre tritava delle cipolle in cucina: stava cucinando la cena di Natale per amici e parenti. Il dito è stato riattaccato chirurgicamente e per la guarigione sono stati necessari sei mesi. Durante la convalescenza ha cambiato le diteggiature dei brani per essere suonati con tre dita ed ha continuato ad esibirsi.[1][7][8] Dopo la guarigione ha sofferto di depressione e nel 1995 ha tentato il suicidio, sparandosi con una pistola che però si è inceppata.[7] Nel 1989 ha pubblicato Nadja: On My Way, un'autobiografia scritta per i bambini. Nel maggio 1999 l'Università statale del Nuovo Messico, per la prima volta nella storia della scuola, le ha conferito la Laurea honoris causa in Arti Musicali. Nel 200 è stata la protagonista del documentario di Paola di Florio Speaking in Strings, che è stato nominato per il Premio Oscar.[1] Nel 2003 la Salerno-Sonnenberg ha eseguito la prima mondiale del Triplo Concerto di Sérgio Assad, per violino, due chitarre e orchestra con i fratelli Assad e la Saint Paul Chamber Orchestra di Minneapolis, Minnesota.[7] Lo stesso lavoro, chiamato "Originis", è stato registrato nel 2009 con Salerno-Sonnenberg, i fratelli Assad, e l'Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo.[9] Salerno-Sonnenberg ha effettuato molte registrazioni su Angel/EMI Classics e Nonesuch. Nel 2005 ha anche creato la sua propria etichetta, NSS Music.[3] Ha suonato con orchestre di tutto il mondo e suonato alla Casa Bianca. Ha inoltre suonato con artisti popolari come Mandy Patinkin, Joe Jackson, e Mark O'Connor. Ha spesso collaborato con il pianista Anne-Marie McDermott.[10] Nel 2008 è stata scelta come direttore musicale della New Century Chamber Orchestra con un contratto di tre anni. Dopo aver completato la sua prima stagione con l'orchestra, Salerno-Sonnenberg ha dichiarato:.. "Ho anche una carriera da solista che devo mantenere e che faccio. E ho una casa discografica. Ho tre lavori a tempo pieno e non so quanto tempo posso tenere questo ritmo".[8] Nel 2013 fu reso noto che il compositore americano Samuel Jones stava scrivendo un concerto per violino per la Salerno-Sonnenberg.[11] Nel 2015 Salerno-Sonnenberg è entrata a far parte della Loyola University New Orleans come artista residente.[12] Salerno-Sonnenberg si è esibita con varie orchestre sinfoniche, tra le quali la Orchestra Sinfonica di Baltimora, l'Atlanta Symphony Orchestra, e l'Orchestra Sinfonica di Seattle, così come a festival come il Wolf Trap.[13][14][15][16] La Salerno-Sonnenberg suona un violino Pietro Guarneri chiamato la "Miss Beatrice Luytens, ex Cte de Sasserno".[10] Accoglienza della criticaNel 2006, The Washington Post presentò la Salerno-Sonnenberg come una "violinista profondamente emotiva, ferocemente originale". A 25 anni era già una concertista, "il suo suono, sempre mutevole ed emozionante, ma di tanto in tanto un po' frammentario, è diventato sicuramente affidabile, sia musicalmente che tecnicamente, senza perdere l'elettricità selvaggia che l'ha sempre contraddistinta." Il recensore fece un'unica critica sulla sua interpretazione, "la sua caratteristica tendenza a rompere la linea melodica in frammenti".[17] Alcuni recensori hanno criticato gli abiti che indossava durante le esecuzioni, le sue "smorfie" col viso e il suo "disinteresse quasi abbandonato". Il critico Martin Bernheimer disse che la Salerno-Sonnenberg stava "combattendo il compositore, piuttosto che interpretarlo."[1] Un altro critico non era d'accordo: "Non mi interessa quello che indossa o come si muove fino a quando lei continua a suonare con tale intelligenza appassionata".[18] I fan hanno trovato le sue performance "esaltanti". Nel 2004 la Salerno-Sonnenberg ha detto che ha risposto a "centinaia di lettere di fan ogni anno" sul suo sito.[1] Negli anni successivi, alcuni critici, che erano stati originariamente irritati da manierismi sul palco della Salerno-Sonnenberg, dissero che "non era più un fastidio" per loro. Anche se ancora si lamentano di alcune delle sue interpretazioni, i critici comunque l'hanno chiamata una virtuosa tecnica.[13] Alla TVÈ stata ospite diverse volte su NBC in The Tonight Show con Johnny Carson ed inoltre è stata descritta su 60 Minutes nel 1986. Nel maggio 1999, 60 Minutes II mandò in onda un follow-up.[1] Nel 2001 comparve come se stessa nella sitcom Dharma & Greg nell'episodio "Sognare un piccolo sogno di lei". Note
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