NGC 7235
NGC 7235 è un piccolo e giovane ammasso aperto visibile nella costellazione di Cefeo. OsservazioneSi individua circa 1 grado a sud della stella ζ Cephei e a soli 25' da ε Cephei, in direzione dell'equatore galattico; può essere individuato anche con un binocolo 10x50, anche se con difficoltà, ma la sua risoluzione è impossibile a causa delle sue ridotte dimensioni. Appare in un telescopio da 120mm di apertura come un gruppetto di una decina di stelle, la più brillante delle quali è una gigante gialla di magnitudine 8,9; con strumenti da 200mm è un oggetto ampio e completamente risolto a ingrandimenti piuttosto spinti. La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord, da cui si presenta circumpolare fino alle basse latitudini; dall'emisfero australe d'altra parte resta piuttosto basso e non è neppure osservabile dalle latitudini lontane dalla zona tropicale.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e novembre. Storia delle osservazioniNGC 7235 venne individuato per la prima volta da John Herschel nel 1830, assieme a numerosi altri oggetti circostanti, attraverso il telescopio riflettore da 18,7 pollici che era appartenuto a suo padre William; egli lo inserì nel General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 2154.[4] CaratteristicheNGC 7235 è un ammasso situato alla distanza di circa 2823 parsec (9200 anni luce)[2] in una zona galattica facente parte del Braccio di Perseo, assieme ad alcune associazioni OB fra le quali però non è compresa Cepheus OB2, la quale nonostante si trovi nella sua direzione è situata in realtà molto in primo piano, a circa 800 parsec. Si tratta di un oggetto molto giovane, con un'età che può essere stimata attorno agli 11 milioni di anni o forse anche inferiore; comprende diverse stelle massicce, fra le quali spicca una supergigante blu di classe spettrale A1Ia o B8Ia.[5] Studi incentrati sulla determinazione di stelle variabili fra le sue componenti più massicce hanno permesso di individuare una decina di stelle con variazioni; fra queste vi è una supergigante blu simile a Deneb e una variabile Beta Cephei, quest'ultima la stella più luminosa dell'ammasso.[6] Note
Bibliografia
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