NGC 642

NGC 642
Galassia a spirale barrata
NGC 639 e NGC 642 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data27 settembre 1834 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneScultore
Ascensione retta01h 39m 06.3s [2]
Declinazione-29° 54′ 54″ [2][1]
Distanza271,8 milioni di a.l.
(83,33 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,16 [3]
nella banda B: 13,0 [3]
Redshift+0,019624 ± 0,000023 [2]
Luminosità superficiale12,35
Angolo di posizione31° [3]
Velocità radiale5883 ± 7 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
ClasseSB(s)c [2], SBc [3], SBc? [1]
Dimensioni255 100 a.l.
(78 220 pc)
Altre designazioni
PGC 6112
MCG -5-5-3
ESO 413-14
ARP 0136-301
VV 419 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 642
Categoria di galassie a spirale barrata

NGC 642 è una vasta galassia a spirale barrata situata nella costellazione dello Scultore, a una distanza di circa 272 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Scoperta

La galassia è stata scoperta il 27 settembre 1834 dall'astronomo britannico John Herschel.[1]

Descrizione

NGC 642 ha una classe di luminosità III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Le due galassie NGC 639 e NGC 642 si trovano a una distanza pressoché uguale dalla nostra Via Lattea. Sembra pertanto ragionevole classificarle come una coppia di galassie interagenti.[2][4]

Note

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 642, su cseligman.com. URL consultato il 6 luglio 2024.
  2. ^ a b c d e f g h Results for object NGC 642, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 6 luglio 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 600 à 699, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 6 luglio 2024.
  4. ^ D. S. L. Soares, R. E. de Souza, R. R. de Carvalho e T. C. Couto da Silva, Southern binary galaxies. I. A sample of isolated pairs. (PDF), in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 110, aprile 1995, p. 371, Bibcode:1995A&AS..110..371S, DOI:10.48550/arXiv.astro-ph/9410092.

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