Museo diocesano (Vicenza)
Il Museo Diocesano di Vicenza conserva le opere più preziose e significative e documenta il percorso storico-artistico e culturale della Chiesa vicentina. Il museo è allestito nel Palazzo vescovile, edificato alla fine del XII secolo ed ampliato nel corso dei secoli, ma che deve il suo aspetto attuale agli interventi del XIX secolo e del secondo dopoguerra. Voluto da mons. Pietro Giacomo Nonis, vescovo della diocesi (1988 - 2003), il museo è stato inaugurato nel 2005 da mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo-vescovo di Vicenza (2003 - 2010). OpereL'itinerario espositivo si articola in cinque sezioni e si sviluppa su quattro piani. All'ingresso è collocata una gigantesca scultura moderna di pietra levigata, a forma di uovo. Dal primo Cristianesimo al XIII secoloIl percorso espositivo si apre con le testimonianze del primo Cristianesimo e del Medioevo. Di particolare interesse:
Tradizione manoscrittaIn questa sezione è esposta una selezione di documenti scritti conservati nell'Archivio Capitolare: lezionari, graduali, antifonari, tropari e sacramentari. Si ricorda di particolare interesse:
Pittura dal Quattrocento al SettecentoIl primo piano del Museo Diocesano è dedicato principalmente all'esposizione di dipinti, fra cui si distinguono per il valore storico-artistico:
OreficeriaNella Loggia Zeno (1494) sono custoditi alcuni tra i più importanti esempi di oreficeria sacra provenienti dal territorio vicentino, databili tra la prima metà del XIV secolo e la fine del XVIII secolo, che documentano lo sviluppo dell'arte orafa locale. Il nucleo principale della raccolta proviene dal Tesoro della Cattedrale, fra cui di notevole interesse:
Collezione etnografica NonisCaratteristica straordinaria delle collezioni museali è la presenza, nei locali del piano attico del Palazzo vescovile, di una originale sezione dedicata alla raccolta etnografica costituita e donata al Museo Diocesano da mons. Pietro Giacomo Nonis. La collezione raccoglie interessanti manufatti di varie civiltà e culture, in particolare provenienti dall'Africa subsahariana, dalle popolazioni tribali della Thailandia nord-orientale, da tribù del Guatemala, dell'India e della Nuova Guinea: statue, oggetti di uso quotidiano, maschere e tessuti. Inoltre, sono esposte icone e immagini sacre provenienti dai paesi ortodossi, in particolare dalla Russia, Grecia, Bulgaria e Romania. Note
Bibliografia
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