Museo Adriano Bernareggi
Il Museo diocesano Adriano Bernareggi di Bergamo, inaugurato nel 2000, è allestito nel palazzo Bassi Rathgeb, edificato nel 1520 da Pietro Isabello. StoriaIl museo ha caratteristiche prettamente religiose ed espone oggetti liturgici e di culto, oltre ad alcune opere provenienti dal territorio bergamasco, in primo luogo dipinti a sfondo religioso, gestito dalla Fondazione Adriano Bernareggi. Dal 2019 la fondazione ha ridimensionato lo spazio espositivo conseguenza di un accordo di partenariato con l'Università degli Studi di Bergamo. Malgrado il ridimensionamento degli spazi e delle opere esposte, sono state aggiunte opere di arte contemporanea precedentemente progetti espositivi dell'Oratorio di San Lupo.[1][2] Al 2024 il museo risulta chiuso al pubblico.[3] Opere fino al dicembre 2018Il museo, disposto su tre livelli ed articolato in venti sale, espone le opere che mons. Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo, ha raccolto fra il 1932 e il 1935 nelle chiese della diocesi per documentarne la storia. Inoltre, l'esposizione segue un percorso didattico che illustra l'evoluzione del culto e della devozione popolare attraverso opere d'arte, arredi e paramenti sacri. Sale delle Premesse e dei Sacramenti (I - II)Il percorso prende il via da queste due sale, in cui sono esposte opere che illustrano la cultura devozionale e la liturgia sacramentale:
Sala della Diocesi di Bergamo (III)Si prosegue con questa sala, dove attraverso le opere presenti si ripercorre il cammino della chiesa bergamasca, tra queste:
Sala dell'altare (IV)Nella sala è sottolineata la centralità dell'altare nella prassi liturgica. Di notevole interesse:
Sale del Tempo liturgico (V - VII)Attraverso l'esposizione dei paramenti sacri è presentato in queste sale l'avvicendarsi dell'anno liturgico scandito dall'uso di colori differenti che evidenziano la successione dei tempi. Sale dell'iconografia sacra (VIII - XII)In queste sale si sviluppa la tematica dell'iconografia dei Santi, della Madonna, di Gesù Cristo e della Croce, attraverso notevoli opere fra cui merita evidenziare:
Sale della devozione (XIII - XV)In queste sale si affronta il tema della devozione popolare privata nelle sue diverse espressioni umane.
Sale della serialità (XVI - XVIII)Queste sale illustrano la diffusione di oggetti seriali legati alla devozione, alla preghiera o a particolari riti liturgici, come medagliette per i battesimandi, acquasantini, ex voto, reliquiari domestici e busti-reliquiario. Di notevole interesse i gonfaloni della confraternite, fra cui:
Sala del Tesoro (XIX)In questa sala si incontrano splendidi manufatti di oreficeria, quali:
Sala dei capolavori (XX)L'intento di questa sala è quello di mettere in luce, tramite due capolavori, la presenza di opere di grande qualità entro il patrimonio artistico della Chiesa di Bergamo:
Note
Bibliografia
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