MuridMurīd (in arabo مريد ?) è un termine sufi che significa 'discepolo', 'seguace'. Si riferisce a una persona che segue l'insegnamento di un maestro sufi lungo la via spirituale che lo porterà all'ascesi cui mira il Sufismo. Chiamato anche sālik (in arabo ﺳﺎلك?), cioè "colui che viaggia verso Allah",[1] un murīd è un iniziato all'esoterismo islamico, spesso confuso col termine "misticismo". Il processo d'iniziazione è conosciuto col termine ʿahd (in arabo عهد ?), "patto", o bayʿa (in arabo ﺑﻴﻌـة?), "riconoscimento, atto di lealtà". Prima dell'iniziazione un Murīd è guidato nel suo cammino da un murshid o Pir che abbia dapprima accettato l'iniziato tra i suoi allievi. Attraverso il periodo di apprendimento, il murīd esercita le peculiari e personali esperienze di visioni e di sogni. Tali visioni sono interpretate dal suo murshid. Il murīd deve quindi indossare la veste tipica dell'Ordine cui intende appartenere[2] e progredire lungo la via spirituale cui è stato guidato dal suo Maestro, superando ogni tipo di progressiva difficoltà. I murīd spesso ricevono scritti destinati alla sua istruzione dai loro murshid e sovente accompagnano i loro Maestri itineranti nei loro spostamenti.[3] Altri significati derivati
Ruolo dello shaykhOltre lo stesso Allah, lo shaykh (sinonimo di murshid o pir ) svolge un ruolo fondamentale nel tragitto del murid. Lo shaykh e il murid ci si aspetta vivano in reciproca comunione ogni momento della loro giornata, non lasciando l'altro in alcuna circostanza. Il murid può scegliere uno shaykh che ai suoi occhi appaia come un essere perfetto. Mentre si trova col suo shaykh, il murid deve seguire ogni comando impartitogli dal suo maestro. Lo stesso shaykh fa ricorso per questo alla tecnica del tawajjuh, per diventare tutt'uno col suo murid. Note
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