Morte di Anna CuminelloAnna Cuminello (o Cuminiello) fu una popolana che venne uccisa il 24 giugno 1859 durante la battaglia di Solferino e San Martino, durante la seconda guerra d'indipendenza. La sua morte divenne un soggetto celebrativo nell'iconografia risorgimentale. La vicendaDurante la battaglia di Solferino un gruppo di militari austriaci occupò la cascina "la Selva" di San Martino, ove si trovava come lavorante Anna Cuminello detta la "sposetta";[1] la costruzione era nel campo di battaglia, e venne adibita come rifugio, portandovi all'interno alcuni commilitoni feriti. Mentre erano in corso gli aspri combattimenti che caratterizzarono questa battaglia, una delle più sanguinose combattute in Europa nel XIX secolo, gli austriaci obbligarono la donna ad abbandonare il riparo ed avventurarsi pericolosamente all'esterno per prendere acqua per i loro feriti al pozzo della casa,[2] mentre l'armata italiana dava l'assalto all'altopiano di San Martino. Il giorno seguente la donna venne ritrovata dalla truppe italiane vittoriose, uccisa da un colpo di fucile vicino al pozzo.[3] Cuminello non fu l'unica donna uccisa durante la battaglia: si ricorda anche Antonia Savio Cerrini colpita da una fucilata vagante mentre era alla finestra della sua abitazione a Pozzo Catena di Solferino;[1][4] un dipinto popolare eseguito sul muro della casa ove fu uccisa ne ricorda la morte.[5] Secondo una ricerca condotta nel 2009 è possibile che il nome dalla donna rinvenuta uccisa sia Fortunata Sposetti, una vedova di 45 anni, che risulta morta il 24 giugno 1859, menzionata in un documento del municipio di Rivoltella (in cui si trovava la cascina "la Selva") richiedente sussidio per i due figli rimasti orfani, il cui cognome rimanda al soprannome con cui sarebbe stata nota la Cuminello, della quale inoltre non si rinvengono tracce nel registro mortuario della parrocchia di Rivoltella, riscontro che viceversa si avrebbe con Sposetti.[6] Celebrazione e iconografiaL'episodio della morte di Anna Cuminello venne ricordato in numerosi dipinti del tempo, a scopo commemorativo e di esaltazione patriottica e antiaustriaca. Altri dipinti riproducenti lo stesso soggetto si trovano nella Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Nel 1959, in occasione del centenario della battaglia, a Desenzano del Garda venne affissa una lapida a ricordo della donna, con la scritta: «IN MEMORIA DELLA "SPOSETTA"
ANNA CUMINELLO 1859 - 1959[8]» Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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