Monte Lattias
Il monte Lattias è un rilievo del massiccio del Sulcis, alto 1086 m. È uno dei pochi rilievi del Sulcis che superano i 1 000 metri d'altezza. Ubicazione e conformazioneIl Lattias è situato nel settore centrosettentrionale del massiccio montuoso a circa 1 km ad est di Is Caravius, lungo uno spartiacque che delimita a ovest il bacino idrografico del rio Guttureddu, in una delle aree più suggestive della riserva WWF di monte Arcosu. Segna il confine fra i territori comunali di Siliqua (nord-ovest), Uta (nord-est) e l'isola amministrativa di Assemini (sud). È ben visibile da est e da nord, per il suo caratteristico aspetto, in quanto il massiccio è composto da una serie di guglie di leucograniti modellate dall'erosione, disposte a formare una cresta lunga quasi due chilometri. Il profilo della cresta è inciso nettamente dal valico di S'Ena Manna, che separa l'altopiano granitico in cui si trova la cima del Lattias (sud-est) dalla cresta dei "torrioni del Lattias" (nord-est). A ovest del primo torrione si stacca una cresta boscosa che tramite il valico di S'Arcu Sarbutzus collega il Lattias al monte Is Caravius. ToponomasticaIl toponimo Lattias è di origine incerta e curiosa. In sardo campidanese lattia significa "lattuga"; accettando questa interpretazione l'etimologia sarebbe un riflesso della toponomastica dei monti del Sulcis, frequentemente ispirata ai vegetali: ad esempio, il vicino monte Is Caravius prende il nome dai biancospini (caravius) presenti sulla sua vetta; analogamente il monte Lattias prenderebbe il nome dalla lattuga selvatica, spontanea in molte località montuose della Sardegna[2]. Questa interpretazione è tuttavia incerta in quanto altre ipotesi citano la marcata friabilità del leucogranito della zona, che sarebbe "morbido come una lattuga"[3] oppure la derivazione da lantia ("lampada di creta"), in riferimento allegorico all'illuminazione conseguente alla caduta dei fulmini sulla cresta rocciosa[2]. Note
BibliografiaCoordinate (stima con approssimazione alla sesta cifra decimale):
Escursionismo:
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