Monete di Bergamo
Le monete della città di Bergamo furono emesse dal comune di Bergamo a nome di Federico II tra il 1236 e il 1302. Storia e caratteristiche della monetazione bergamascaIn epoca carolingia nella città di Bergamo vennero effettuate coniazioni di tremissi ma da allora in poi nella città non vennero più coniate monete nonostante Federico I avesse concesso privilegio di zecca al vescovo Gerardo. Durante il processo di erosione del potere vescovile che si verificò in epoca comunale le istituzioni cittadine si appropriarono del privilegio di zecca e iniziarono a coniare monete a nome dell'imperatore Federico II. La coniazione di monete a nome di Federico II andò avanti anche dopo la morte di questi avvenuta nel 1250 e si protrasse sino al 1302. Le monete di Bergamo rappresentano al diritto il busto dell'imperatore nella modalità tipica degli Augustale: l'imperatore è ritratto come il successore di Cesare Augusto e porta il mantello cesareo e la corona d'alloro tipica degli imperatori romani a differenza degli augustali però nella monetazione di Bergamo il ritratto è molto più semplice ed essenziale. Al rovescio è invece rappresentata una visione ideale della città di Bergamo molto simile a quella presente in numerose coniazioni di città tedesche dell'epoca la cui influenza potrebbe essere stata appunto portata da Federico II.[1] La città è rappresentata una visione idealizzata della Bergamo dell'epoca sono visibili le rocce dell'altura sulla quale sorgeva la città, le aperture murarie, le torri cittadine e la basilica cittadina. Le monete erano coniate nel palazzo dei Gromo dei Rivola posto nell'antica via Gromo poi via Gaetano Donizetti.[2] Tipologie monetaliCome nella maggior parte delle monetazioni medievali per ogni moneta esistono numerose varianti. Nella monetazione di Bergamo però tali varianti riguardano i caratteri delle lettere (romanici, gotici), l'inserzione di puntini e cerchi tra le lettere, l'inserzione nei campi (le zone "libere" da lettere e rappresentazioni) di puntini, cerchi, cuori, stelle ecc.. Tali varianti indicavano chi presedieva la coniatura delle monete. Tra parentesi i riferimenti al Corpus Nummorum Bergomensium (CNB). Grosso da otto denari imperiali (CNB 2)Il grosso da otto denari è la moneta del più alto valore emessa dalla zecca di Bergamo ed è anche una delle più rare in quanto ne sono conosciuti solo tre esemplari di cui uno è conservato alla Biblioteca Angelo Mai di Bergamo. La moneta è stata realizzata in argento ed il suo peso è di circa 2,85 g mentre il suo diametro è di 23,2 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, e la scritta IMPRT FREDERICVS mentre il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta invece un edificio a due archi con tetto cuspidale tra quattro torri, su quattro archi su rocce, la scritta PGAMVM ed il contorno perlinato. Vista l'estrema rarità di questa moneta non sono conosciute varianti. Grosso da sei denari imperiali (CNB 3-11)La moneta è stata realizzata in argento ed il suo peso è di circa 1,99 g mentre il suo diametro è di 20,2 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, e la scritta IMPRT FREDERICVS mentre il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a tre archi e tetto cuspidale tra quattro torri, su quattro archi su rocce, la scritta PGAMVM ed il contorno perlinato. Di questa moneta esistono delle varianti:
Grosso da quattro denari imperiali (CNB 12-33)La moneta è stata realizzata in argento ed il suo peso è di circa 1,35 g mentre il suo diametro è di 19,3 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, e la scritta IMPRT FREDERICVS mentre il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a tre archi e quattro tetti tra due torri merlate su quattro archi su rocce, la scritta PGAMVM ed il contorno perlinato. Di questa moneta esistono i seguenti tipi:
Denaro imperiale scodellato (CNB 34-43)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,84 g mentre il suo diametro è di 18,8 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra in cerchio perlinato, e la scritta IMPRT FREDERICVS il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a un arco tra due torri su quattro archi su rocce, la scritta PGAMUM, il contorno è perlinato. Di questa moneta si conoscono i seguenti tipi:
Denaro imperiale piano di primo tipo (CNB 44-94)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,90 g mentre il suo diametro è di 17,0 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra in cerchio perlinato, e la scritta IMPRT FREDERICVS il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio ad archi e tetto a cuspide tra torri su 4 archi su rocce, la scritta PGAMUM, il contorno perlinato. Di questa moneta si conoscono i seguenti tipi:
Denaro imperiale piano di secondo tipo (CNB 95-136)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,90 g mentre il suo diametro è di 17,0 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra in cerchio perlinato, e la scritta IMP FREDERICVS a cornice, il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a un arco tra due torri su quattro archi su rocce la scritta PGAMUM. Di questa moneta si conoscono i seguenti tipi:
Denaro imperiale piano di terzo tipo (CNB 137-155)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,87 g mentre il suo diametro è di 17,0 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, e la scritta IMPATOR FEDRIC il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a un arco con tetto a capanna, tra due torri su quattro archi e rocce la scritta PGAMUM. Di questa moneta si conoscono, tra le altre, le seguenti varianti:
Mezzo denaro imperiale scodellato (CNB 156-161)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,43 g mentre il suo diametro è di 15,2 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra in cerchio perlinato, e la scritta IMPRT FREDERICUS e una croce il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio su rocce, la scritta PERGAMVM ed il contorno perlinato. Di questa moneta si conoscono le seguenti tipologie:
Mezzo denaro imperiale piano di primo tipo (CNB 162-185)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,42 g mentre il suo diametro è di 15,5 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra in cerchio perlinato, e la scritta IMPATOR e una croce il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio ad arco, in cerchio perlinato la scritta PGAMVM una croce ed il contorno è perlinato. Di questa moneta si conoscono le seguenti tipologie:
Mezzo denaro imperiale piano di secondo tipo (CNB 186-190)La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,46 g mentre il suo diametro è di 15,2 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, la scritta IMPATOR FEDRIC e una croce, il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio ad un arco con tetto a capanna su rocce, la scritta PEGAMENSIS e una croce, il bordo è perlinato. Di questa moneta si conoscono le seguenti varianti:
Mezzo denaro imperiale piano di terzo tipo (CNB 191)Di mezzo denaro imperiale piano di terzo tipo è conosciuto solo un esemplare conservato oggi presso Biblioteca Angelo Mai di Bergamo. La moneta è stata realizzata in mistura ed il suo peso è di circa 0,46 g mentre il suo diametro è di 15,2 mm rappresenta al diritto il busto laureato dell'imperatore volto verso destra, la scritta IMPATOR FEDRIC e una croce è presente inoltre un punto tra la scritta MPATOR e FEDRIC, il contorno è perlinato. Il rovescio della moneta rappresenta un edificio a due archi con tetto a capanna su rocce, la scritta PGAMENSIS e una croce, sono presenti due stelle a sei punte ai lati della croce sul tetto a capanna. Segni di varianteIn base ai segni che si possono trovare sulle monete, oltre ad alcune differenze stilistiche, si può catalogare la variante della moneta. Eredità stilisticaLo stemma dell'Università degli Studi di Bergamo è ripreso dal rovescio delle monete di età comunale. Note
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