Monastero di Agia Triada
Il monastero di Agia Triada[2] (o monastero di Tzangarolu[1][3] o Tzagarolon[4]; in greco Μονή Αγίας Τριάδος?), è un monastero greco-ortodosso nell'isola greca di Creta; è dedicato alla Santa Trinità. Comprende anche un museo e una ricca biblioteca[4]. StoriaIl monastero, il cui nome greco significa Santa Trinità, fu costruito nel XVII secolo da Geremia Zangaroli[1] in sostituzione di una chiesa preesistente[5]. Alcune fonti ne attribuiscono la costruzione anche a Laurentio Zangaroli, fratello di Geremia. Si trattava di due veneziani che si erano convertiti alla fede ortodossa e fatti monaci[4]. Il monastero divenne presto di notevole importanza; nel 1821, nel corso della repressione ottomana contro la ribellione dei cretesi, alla quale anche molti monaci presero parte, venne saccheggiato e incendiato. Secondo alcuni testimoni oculari nella chiesa il calore sprigionato dalle fiamme fu così intenso che i candelieri di bronzo fondevano come cera. Nei decenni successivi i monaci restaurarono pazientemente la chiesa cercando di riprodurne il più fedelmente possibile lo stato prima dell'incendio[6]. Nel XIX secolo presso il monastero fu attiva un'importante scuola teologica, che iniziò ad operare dal 1833[5], e a partire dal 1892 Agia Triada ospitò anche un seminario[7]. Oggi la comunità monastica è tuttora attiva ed è un punto di riferimento per molti fedeli cretesi[6]; sui terreni circostanti al monastero produce e commercializza vino e olio di oliva[8][9]. CaratteristicheIl complesso monastico si trova nella penisola di Akrotiri[1] (unità periferica di La Canea, Grecia). La chiesa ha pianta cruciforme con tre cupole ed è costruita in stile bizantino. La chiesa principale è fiancheggiata da due cappelle minori, ognuna delle quali sovrastata da una cupola. La chiesa principale invece è dedicata alla Santa Trinità ed ha un nartece nella parte anteriore. La facciata è ornata da due grandi colonne doriche e una più piccola colonna corinzia su ogni lato ed è sovrastata da un'iscrizione in greco che data 1631; il campanile risale invece al 1864. Il cortile è circondato dagli edifici che ospitano le celle dei monaci e contiene una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, un frantoio, alcuni pozzi e i locali destinati alla conservazione dei prodotti agricoli come una grande cantina per il vino[7]. Il monastero dispone di una biblioteca che custodisce vari libri rari[7], e di un museo dove è esposta una collezione di icone una raccolta di antichi codici[10]. Note
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