Moloch (divinità)Moloch (o Molech o Molekh o Molok o Mal'akh (che significa Re) o Melqart, in ebraico מלך mlk) è il nome sia di un dio, sia di un particolare tipo di sacrificio storicamente associato al fuoco. Moloch è stato storicamente associato con culture di tutto il Vicino Oriente antico, tra cui, gli Egizi, i Cananei, i Fenici e culture correlate nell'Africa settentrionale e nel Vicino Oriente. Moloch presso i CananeiRitenuto dai Cananei un dio, la sua sede di culto era la valle della Geenna, alla base del monte Sion su cui sorgeva il primo nucleo di Gerusalemme. Nella tradizione popolare, ma senza alcuna prova dal record storico e, soprattutto archeologico, si narra che gli venissero tributati sacrifici umani di infanti, che, dopo essere stati sgozzati, erano bruciati in olocausto[1] in un fuoco tenuto costantemente acceso in suo onore. Col tempo Moloch divenne il nome del rituale durante il quale venivano sottoposti a cremazione i bambini defunti per cause naturali (forse i figli primogeniti), probabilmente con la convinzione di trasformarli in una specie di divinità protettrice della famiglia cui appartenevano. Moloch presso i FeniciMoloch è stato usato come termine per un analogo rituale fenicio, noto soprattutto tramite gli autori greco-romani e in relazione alla città di Cartagine. I cartaginesi, in particolare, veneravano il dio Ba'al Hammon, che nella interpretatio graeca era identificato con Kronos[2], il dio divoratore dei suoi figli. Secondo i rabbini, i cartaginesi avrebbero collocato dei bambini nelle mani della statua metallica del dio, posta in santuari chiamati tofet, e avrebbero acceso il fuoco fino a consumarli completamente, mentre il rullo dei tamburi avrebbe impedito di udire le loro grida. Anche in altre numerose località del Mediterraneo occidentale, fra cui la Sicilia (Mozia) e la Sardegna (Tharros, ecc.) sono stati ritrovati resti archeologici di tofet, sulla cui interpretazione non vi è ancora consenso fra gli studiosi. Secondo alcuni si tratterebbe semplicemente di necropoli infantili, secondo altri sarebbero santuari, come dimostrano le epigrafi. Nel 70-80 % dei casi i resti appartengono a neonati di età inferiore ai sei mesi, ma sono stati trovati resti di bambini anche di 5-6 anni.[3] L'azione del fuoco rende ormai impossibile verificare se i neonati fossero morti per cause naturali o per uccisione sacrificale. Moloch nella BibbiaLa Bibbia, nell'Antico Testamento (Es: 2 Re 23,10[4]; Geremia 7,31[5]), cita alcune volte un certo dio Moloch venerato dai Cananei al quale venivano offerti dei bambini in sacrificio (la Bibbia dice "passati per il fuoco"). Sempre la Bibbia indica col nome di tofet il luogo dove avvenivano questi sacrifici. In particolare si trovano riferimenti a Moloch nel Levitico dove Dio comanda di mettere a morte coloro che gli offrono i figli in sacrificio (Levitico 18,21; 20,2-5). Altre citazioni sono presenti nel Secondo Libro dei Re. Nel Medioevo, nei posti e nei periodi in cui l'antisemitismo era più forte, gli ebrei furono spesso accusati di rapire bambini cristiani per bruciarli vivi in rituali in qualche modo legati alla venerazione di Moloch. Il Moloch nella cultura di massa
CuriositàMOLOCH è anche il nome di un modello meteorologico sviluppato presso l'ISAC-CNR di Bologna. Teorie sul MolochAttorno al Moloch ruotano molte teorie ad esempio, una sostiene la sua esistenza a causa della sua presenza nella Bibbia e nella cultura fenicia e cananea e, inoltre ancora oggi in alcune società segrete come ad esempio il Bohemian Club il Moloch viene venerato con rituali. Inoltre nei rituali del Moloch ci sono similitudini con i rituali babilonesi e, inoltre, alcuni studiosi affermano che il Moloch assomiglii a qualche divinità sumera e che, quindi il Moloch era probabilmente precedentemente venerato già dai tempi dei Sumeri. Note
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